Se soffri di mal di schiena o un’altra patologia della colonna vertebrale e non ti sei mai rivolto ad uno specialista per paura dell’eventuale necessità di un intervento chirurgico questa pagina fa per te.
BSP Neurochirurgia risponde alle 10 domande più frequentemente poste sulla Chirurgia Vertebrale.
La decisione di ricorrere alla chirurgia per un disturbo della colonna vertebrale è spesso legata al fallimento di un approccio conservativo ben condotto che quindi deve includere la fisiochinesiterapia, la terapia farmacologica e le tecniche di terapia del dolore (ad esempio trattamenti infiltrativi).
Sintomi che compromettono una normale vita sociale e professionale con una riduzione generale della qualità di vita giustificano il ricorrere alla chirurgia. La maggior parte degli interventi chirurgici alla colonna non ha un indicazione urgente.
Un’eccezione a questo principio generale riguarda alcune patologie post-traumatiche o di natura oncologica che richiedono un trattamento chirurgico ab initio.
Se correttamente effettuati gli interventi di chirurgia vertebrale hanno tassi di rischio trascurabili, ancor più se paragonati ai benefici ottenuti dal paziente quando eseguito con la corretta indicazione.
Il rischio di finire paralizzati dopo un intervento di chirurgia vertebrale è talmente remoto da potersi considerare una vera e propria leggenda metropolitana.
Al contrario, per alcune patologie della colonna vertebrale, non ricorrere alla chirurgia può condurre a quadri di severa invalidità e compromissione della qualità della vita.
Nella nostra esperienza il rischio di recidiva di ernia del disco dopo un intervento di asportazione di ernia del disco è estremamente modesto e pertanto assolutamente sproporzionato rispetto ai benefici che si possono ottenere con un intervento di asportazione mininvasivo correttamente eseguito.
La chirurgia vertebrale è consigliata nel caso in cui anche queste opzioni terapeutiche risultano infruttuose.
L’obiettivo principale della maggior parte degli interventi di chirurgia vertebrale e del sistema nervoso periferico è la decompressione di strutture nervose (midollo spinale, radici spinali, nervi periferici).
Obiettivo altrettanto importante è la prevenzione o il trattamento dell’instabilità vertebrale mediante interventi di stabilizzazione o di fusione della colonna, anche noti come interventi di artrodesi vertebrale che ricorrono all’impiego di mezzi di sintesi o protesi.
Il ricovero avviene il giorno stesso dell’intervento. Per tutti gli interventi eseguiti in anestesia generale è necessario rispettare almeno 24 ore di osservazione postoperatoria.
La mobilizzazione può avvenire il giorno della procedura o la mattina successiva. La degenza postoperatoria varia tra le 24 e 48 ore.
Per gli interventi eseguiti in anestesia locale la mobilizzazione postoperatoria è pressoché immediata con la possibilità di un ritorno a domicilio il giorno della procedura.
Il miglioramento della sintomatologia dolorosa preoperatoria dipende da tanti fattori. Nella maggior parte dei casi, il dolore migliora sensibilmente immediatamente dopo l’intervento.
Nei pazienti affetti da sindromi dolorose croniche il miglioramento può necessitare del tempo e non essere immediato dopo l’intervento.
Lo Spine Center collabora con un team di anestesisti e terapisti del dolore specializzato nella presa in carico e terapia del dolore di tutti i pazienti candidati ad intervento per patologie della colonna vertebrale.
Durante la fase di convalescenza postoperatoria è possibile condurre una vita del tutto normale.
I pazienti sono esortati a camminare senza sforzarsi eccessivamente. Al contrario il sollevamento di pesi, le attività sportive, la conduzione di un autoveicolo sono proibiti almeno nel corso dei primi 20 giorni dopo l’intervento chirurgico.
Per gli interventi di artrodesi vertebrale sarà necessario indossare un busto o un collare cervicale durante il primo mese postoperatorio a seconda dei casi.
Una valutazione specialistica e un inquadramento radiologico con una risonanza magnetica senza contrasto del tratto operato sono fondamentali.
Anche in questo caso una terapia conservativa ben condotta risolve i sintomi nella maggior parte dei casi. In alcuni casi invece può rendersi necessario effettuare procedure per il trattamento del dolore legato alla presenza di aderenze cicatriziali post-chirurgiche.
Solo in pochissimi casi è necessario reintervenire chirurgicamente su una colonna vertebrale già operata.
BSP Neurochirurgia opera presso strutture ospedaliere convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale.
La casa di cura Tiberia Hospital è convenzionata, oltre che col SSN, anche con tutte le maggiori assicurazioni sanitarie e da sempre ha un occhio di riguardo per i suoi pazienti offrendo percorsi diagnostici, visite specialistiche, sedute con fisioterapisti, osteopati ed ozonoterapia a tariffe agevolate.
Salve sono Valentina ho 37 anni ed è da almeno 20 gg che sono con un dolore pazzesco al nervo sciatico..ho fatto ieri la risonanza e mi è uscita una piccola ernia tra L5 e S1…sto facendo su prescrizione dell ortopedico punture di toradol e muscoril..vorrei sapere se è la cura giusta..
Inoltre sulla risonanza è uscita una lieve lordosi con iniziale disidratazione dei dischi e presenza di accennati bulgings a livello di L3 L4 ed L4 L5
Oggi dopo due punture di questi due medicinali la schiena va meglio…ma mi tormenta il dolore al ginocchio…è tutto collegato??
Cara Valentina,
mi perdoni per la risposta tardiva. I farmaci prescritti dal collega ortopedico sono corretti. Nei casi di lombosciatalgia refrattaria a questo trattamento prenderei in considerazione un ciclo di cortisonici qualora non ci fossero controindicazioni particolari alla loro assunzione.
Nella maggior parte dei casi le lombosciatalgie acute dovute a ernie del disco L5-S1 di modeste dimensioni tendono a migliorare con i farmaci ed il riposo.
Qualora ritenesse necessario un secondo parere, sopratutto se il quadro non dovesse migliorare nell’arco dei primi tre mesi dopo l’insorgenza dei sintomi, rimaniamo a disposizione per una visita di controllo a studio. Può consultare la nostra segretaria (Anna – cell. 3913402136) per scoprire lo studio più comodo per pianificare una consulto con la nostra equipe.
Cordialmente,
Dr.Caporlingua Alessandro
Buonasera dottore mi chiamo Enrica ,nel 2010 ho subito un intervento per spondilolistesi L4 -L5 ho le placche in titanio in più avevo un ernia discale , l estate scorsa ho avuto il covid a distanza di neanche un mese inizio a avere dolori all osso sacro che mi fa malissimo stando seduta ,dolore ai glutei e quando sto in piedi anche la gamba ,sono preoccupata cosa potrebbe essere , grazie
Cara Enirca,
in caso di dolore lombare e sciatica persistente sarebbe utile consultare il proprio chirurgo curante per valutare l’indicazione ad effettuare accertamenti radiologici, soprattutto nel suo caso in cui è già stato praticato un intervento chirurgico.
Rimaniamo a sua disposizione per eventuale consulto con un membro della nostra equipe su appuntamento (segreteria +39 3913402136),
Cordialmente,
Team BSP Neurochirurgia
Buon giorno sono Agata , da diverso tempo diciamo 8 anni soffro di dolore lombare dovute a ernia del disco , tutto sommato prendendo antidolorifici , gabapentin e avvolte Patrol stavo benino , da circa due anni la mia situazione e peggiorata ho 2 spondilolistesi lombare e una retrolistesi cervicale , non riuscivo più a camminare ,dolori fortissimi , , ho fatto trattamenti fisiatrici e lozonoterapia , sto facendo la ginnastica posturale , la situazione e un po’ migliorata ma non riesco a camminare tanto solo poche decine di metri , a casa faccio dal letto passo alla sedia e piccole cose da fare a casa per me sono faticose , sono un po’ disperata , questa situazione mi ha portato anche che mi sento inutile è depressa un relitto umano , ero un tipo dinamica ora sono l’opposto .
Da dire che ho fatto diverse visite ortopediche che mi ha consigliato di non operarmi per le diverse problematiche che ho alle ossa anche l’osteoporosi artrosi ecc un neurochirurgo mi ha consigliato lo stesso del l’ortopedico ma sono stata in un altro neurochirurgo che mi ha detto di operarmi ma io ho paura di peggiorare il mio stato attuale , cosa devo fare
Cara Agata,
dalla descrizione dei sintomi, in particolare dalla presenza di un problema di lombalgia cronica scarsamente responsiva a qualsiasi trattamento conservativo in associazione ad una problematica di scarsa autonomia deambulatoria (difficoltà nel camminare anche per pochi metri), il suo caso risulta essere complesso al punto tale dal non poter esprimere un consiglio preciso per via telematica.
Peraltro questa complessità è riflessa anche dalla natura contrastante dei pareri espressi dai vari specialisti di cui ortopedici e colleghi neurochirurghi che hanno avuto modo di valutarla.
È pertanto fondamentale potere effettuare una valutazione clinica e soprattutto poter prendere visione della sua documentazione radiologica allo scopo di darle un ulteriore parere.
L’osteoporosi costituisce indubbiamente un ostacolo importante a qualsiasi trattamento chirurgico alla colonna vertebrale poiché rendendo le ossa più fragili aumenta drammaticamente il rischio di complicanze sia intra che post operatorie, tuttavia questo rischio è estremamente variabile di caso in caso, quindi, anche da questo punto di vista, sarebbe opportuno poter prendere visione degli ultimi risultati della MOC e molto probabilmente effettuare degli esami più approfonditi per valutare la qualità dell’osso.
Nel suo caso quindi il consiglio è quello di pianificare un consulto con un membro della nostra équipe contattando la nostra segretaria Anna al 391 3402136 Per individuare lo studio medico più vicino a casa sua.
Cordialità.
Dott. Caporlingua Alessandro
Buongiorno dottore, a settembre ho avuto la frattura della vertebra l1 e mi hanno fatto indossare il busto c35 per due mesi, al controllo RX hanno riscontrato un altra vertebra fratturata la l3 quindi di nuovo il busto.Ho fatto anche la MOC e mi hanno detto che è osteopatia e come cura mi hanno prescritto gocce da prendere una volta alla settimana.Il problema è che o con busto o senza la schiena mi fa sempre male e non riesco a fare piccole faccende domestiche tipo spazzare il pavimento.Cosa mi consiglia perché vorrei fare l’intervento ma c’è chi mi dice che è meglio non farlo e oltretutto gli ortopedici dell’ospedale dove vado per controlli non mi mandano a visita da un neurochirurgo.Grazie
Cara Maria,
Il trattamento di una forma di osteopenia o osteoporosi associata a fratture vertebrali necessita di una valutazione da parte di uno specialista in patologie del metabolismo osseo (endocrinologo o reumatologo).
Riguardo l’indicazione al trattamento chirurgico per le fratture rimaniamo a disposizione per poterle fornire un ulteriore parere a sua discrezione (Segreteria 391 340 21 36).
Cordialità,
Dott. Caporlingua Alessandro
Salve sono starà operata ernia l5s1 da 2 mesi da 30 giorni ho dolori muscolari alla gamba dx e mi fa male osso sacro stando seduta e normale
Cara Sara,
La normalità di un dolore a carico di un arto inferiore dopo un intervento per ernia del disco lombare puó essere stabilita solo dal suo chirurgo curante.
L’unica possibilità per chiarire il suo quesito servendosi di un parere di terze parti è sottoporsi ad una risonanza magnetica lombosacrale senza mezzo di contrasto di controllo tenendo a mente che a due mesi da un intervento chirurgico il dato radiologico risulta di difficile interpretazione fatto salvo nel caso in cui siano presenti grossolane complicanze.
Rimaniamo a disposizione (Segreteria 3913402136).
Cordialità,
Dott.Caporlingua Alessandro
Salve sono la madre di una ragazza affetta da sindrome di marfan.All’età di 15 anni è stata operata di scogliosi,le sono state inserite delle barre in titanio e delle viti.Dopo alcuni anni e ‘stata operata per meningocele anteriore sacrale.La dott che l’ha operata ha detto che è stato causato dall inserimento della vite che ha bucato la dura madre.Rileggendo la documentazione dell’intervento di scogliosi,il chirurgo parla di importante è tasca durale e che è stato complicato inserire l’armamentario perché le cisti si rompevano e si riempiva tutto di licuor.La mia domanda è se sia stato normale bucare in più punti,di proposito la dura madre o è stata una procedura scorretta,visto le conseguenze.La ringrazio anticipatamente se vorrà rispondermi e le auguro una buona serata
Cara mamma,
Mi dispiace, ma data la complessità di questo caso ritengo inappropriato e controproduttivo darle una risposta per via telematica.
In questi casi il confronto con l’equipe chirurgica curante è fondamentale per ottenere chiarimenti e le dovute risposte ai suoi quesiti.
Cordialità
Dott. Caporlingua Alessandro
Dottore sono monica,sono stata operata di stabilizzazzione vertebrale con impianti da 5 mesi ,pero ad oggi mi stanco subito quando cammino è quando mi alzo al mattino faccio difficolta intanto che comincio a camminare,volevo sapere se e normale
Buongiorno,
Circa la normalità di sintomi presenti dopo un intervento di chirurgia vertebrale è necessario richiedere chiarimenti e rassicurazioni al proprio chirurgo curante.
Cordialmente.
Dott. caporlingua Alessandro
Buongiorno la mia compagna soffre di dolori alla schiena ha 2 ernie,a fine agosto ha una visita dal neurochirurgo.la domanda è questa,prima di optare per un eventuale intervento chirurgico,lo specialista può proporre delle altre alternative prima per valutare la situazione? Purtroppo attualmente per lavorare deve andare avanti a punture.grazie.cordiali saluti.
Caro Antonio,
Per un problema di mal di schiena (dolore lombosacrale) dovuto a fatti di natura degenerativa (usura meccanica ed invecchiamento della colonna vertebrale) esiste sempre un’alternativa all’intervento chirurgico che consiste in una combinazione variabile tra trattamento farmacologico, fisioterapia, trattamenti infiltrativi e procedure di terapia del dolore.
È compito dello specialista in chirurgia vertebrale illustrare Le alternative applicabili, compreso il trattamento chirurgico, potenziali rischi e benefici di ciascuna, allo scopo di consentirvi di operare una scelta consapevole su come procedere.
Cordialmente,
Dott. Caporlingua Alessandro
Buonasera sono stata operata di artrodesi….1 anno fa adesso ho una forte sciatica…che nn mi passa nemmeno con il toradol e benrelan …volevo sapere se si possono essere creati danni….faccio un lavori faticoso….la pizzaiola….
Cara Luciana,
nel suo caso è necessaria una valutazione del quadro clinico e di quello radiologico per esprimersi circa il percorso terapeutico più adeguato e sull’eventualità di danni secondari all’intervento da lei citato.
Rimaniamo a sua disposizione per un eventuale consulto
Cordialità
Team BSP Neurochirurgia
Per appuntamenti contattare Anna al numero +39 3913402136
Per ulteriori informazioni, lo scrivente, dr.Alessandro Caporlingua (+39 3298120226)
Salve, sono un uomo di 49 anni con stenosi lombare l4l5, a da 1 anno che ho parestesie ai piedi, Bruciore e addormentamento, e mi pizzica il gluteo, prendo arcoxia e Lyrica, potrei usare altri farmaci o l unica possibilità xme e l intervento è se si quale? Grazie e buona giornata
Caro sig.Marino,
gli anti-infiammatori (come l’Arcoxia) e gli anticonvulsivanti (come il Lyrica) fanno parte dei farmaci usati nel trattamento dei sintomi secondari ad una stenosi lombare. E’ possibile prendere in considerazione gli oppiacei come ulteriore categoria di farmaci utili. Allo stesso tempo è necessario integrare al trattamento farmacologico la fisioterapia.
L’intervento più frequentemente praticato per la stenosi del canale vertebrale è la decompressione del canale stesso mediante un approccio posteriore più o meno associata ad una fusione del segmento trattato.
La chirurgia va presa in considerazione in tutti i casi di sintomi chiaramente riconducibili alla stenosi refrattari al trattamento conservativo ben condotto.
Rimaniamo a disposizione per eventuale consulto specialistico a tal riguardo (per appuntamenti contattare la segreteria al numero +39 3913402136)
Cordialmente,
Team BSP Neurochirurgia
Salve dott.Sono Lucio,ho 40 anni ,ad agosto 2023 ho fatto un intervento di verteboplastica,per una frattura d8 causa da compressione a lavoro,da allora il dolore è sceso ma nn è passato del tutto,mi è stata consigliata la terapia del dolore,ho fatto un infiltrazione è andato bene un mese,poi di nuovo dolore specialmente nel fare sforzi o semplicemente lunghe camminate,ad oggi faccio massaggi da un osteopata due volte al Mese…ma nn scompare il dolore mai del tutto.Cosa mi consiglia forse devo fare più infiltrazioni? Grazie in Anticipo.
Caro Lucio
Dando per scontato che nel corso di questi 10 mesi ha effettuato i dovuti accertamenti di controllo osso operatorio, in prima battuta una radiografia dorsale, per verificare gli esiti chirurgici della vertebroplastica e l’assenza di complicanze, Potrebbe essere utile valutare con il suo specialista di riferimento una risonanza magnetica di controllo per approfondire questa forma di dorsalgia persistente
Cordialmente
Dott.Caporlingua Alessandro
Ciao mio padre soffre di stenosi lombare e il canale della colonna vertebrale e ristretto . Inoltre e cardiopatico e diabetico (mellito tipo2) Soffre di forti dolori alla schiena che si estendono fino all’ ginocchio .Questo dolore viene quando cammina per lungo tempo e ha bisogno di fermarsi affinché il dolore diminuisce. Quale farmaco può prendere , considerando che è cardiopatico e diabetico?
Cara Tabita,
il trattamento farmacologico della stenosi del canale vertebrale lombare consiste nell’uso di comuni analgesici ed in alcuni casi l’associazione con anticonvulsivanti (ad esempio il pregabalin o il gabapentin).
Prima di essere prescritti è necessaria una valutazione del quadro clinico e radiologico per stabilire se suo padre è candidato a questo tipo di trattamento. Date le comorbidità (i problemi di cuore e il diabete) l’uso di antinfiammatori non steroidei è relativamente controindicato.
Sarebbe quindi opportuno in questo caso, sempre previa valutazione specialistica, l’uso di oppiacei.
Nei casi in cui tutti questi accorgimenti, unitamente alla fisioterapia, non dovessero essere sufficienti a garantire una qualità di vita dignitosa sarebbe opportuno valutare le opzioni chirurgiche compatibilmente ai rischi che da esse derivano in particolar modo in relazione alla cardiopatia ed il diabete da lei segnalati.
Rimaniamo a disposizione per un eventuale consulto previo appuntamento contattando Anna la nostra segretaria al 391 340 21 36.
Cordialità,
Dott. Caporlingua Alessandro
BUONASERA IL 15 /11/2023 SONO STATO SOTTOPOSTO IN ANESTESIA GENERALE ad intervento chirurgico di discectomia ed artrodesi l5 s1 con cage intersomatica per via anteriore retroperitonale però ho ancora forti dolori alla schiena e polpacci caviglia ma è normale grazie aspetto una vostra risposta
Caro Daniele,
In considerazione della complessità del suo caso costituita dal fatto che è stato già sottoposto ad un intervento chirurgico non è possibile esprimere un parere per via telematica.
In prima battuta le consiglio di rivolgersi al suo chirurgo curante per rassicurazioni e chiarimenti riguardo questa sintomatologia post operatoria.
Per ottenere un parere ulteriore sarebbe necessario un consulto clinico per poterla visitare e prendere visione degli accertamenti radiologici pre e postoperatori.
Rimaniamo a disposizione previo appuntamento contattando Anna la segretaria al 391 340 40 21 36.
Cordialità,
Dott.Caporlingua Alessandro
Buongiorno, ho 61 anni e sono stato operato a novembre/2021 per ernia discale L4/L5, in quanto refrattario a tutte le cure prescritte e per compromissione del nervo sciatico.
A marzo/2022 dopo risonanza magnetica ho avuto una recidiva nello stesso punto per gli sforzi fatti per forza di causa maggiore, ho rifatto la stessa cura e sembra andare un pochino meglio ma appena stacco i farmaci pian piano il dolore ritorna.
Purtroppo sono soggetto a fare sforzi per mia figlia disabile grave che pesa 30kg e non deambula, per questa ragione e per la rotazione della L5 mi è stato consigliato l’artrodesi per il dolore e per ridurre la percentuale di rischio di altra recidiva.
Che mi potete suggerire?
Grazie
Caro Gaetano,
canonicamente il trattamento dell’ernia del disco intervertebrale recidiva refrattaria al trattamento conservativo è chirurgico. E’ necessario valutare, di caso in caso, l’indicazione ad una procedura di fusione del segmento della colonna interessato oltre che quella di asportazione dell’ernia recidiva. Le tecniche di fusione della colonna sono molteplici, adottando quella più adeguato a seconda del caso specifico.
Pertanto, almeno sulla base delle informazioni a nostra disposizione, l’indicazione chirurgica è corretta.
Rimaniamo a sua disposizione per un eventuale consulto
Cordialità
Team BSP Neurochirurgia
Per appuntamenti contattare Anna al numero +39 3913402136
Per ulteriori informazioni, lo scrivente, dr.Alessandro Caporlingua (+39 3298120226)
Mi scusi disturbo hofatto intervento stenosi bombare laminonectomia rimasto dolore sciatico come prima cosa posso fare?mi scusi grazie x sua gentilezza b.giorno Caelli Giuliana
Cara Giuliana,
una sciatica residua persistente e refrattaria al trattamento farmacologico dopo un intervento di decompressione della colonna vertebrale è una condizione che va approfondita ed interpretata perché non è possibile stabilire a priori la causa del problema.
E’ necessaria una valutazione specialistica ed accertamenti radiologici (in primis una risonanza magnetica di controllo) per poter capire come affrontare e risolvere questa problematica.
Rimaniamo quindi a sua disposizione per un consulto specialistico con la nostra equipe.
Contatti pure la nostra segretaria a sua discrezione: +39 3913402136.
Team BSP Neurochirurgia
Buonasera dottore, intervento di fusione spinale fatto a luglio 2022, ma oggi ancora non sto bene e sovente ho gli stessi dolori di prima con anche parastesia all’arto inferiore destro. Ripetuta Rm e visionata dal medico che mi ha operato, risulta non esserci nulla di patologico, ma io continuo ad avere dolori.
Ho fatto cura con antinfiammatori, con liryca, cortisone etc etc, ma appena li stacco ritornano i dolori e la parestesia soprattutto al piede destro, mi sento il piede intorpidito.
Che fare?
Caro Gaetano,
In considerazione della complessità del suo caso non è possibile esprimere un parere per via telematica.
È necessario un consulto clinico per poterla visitare e prendere visione degli accertamenti radiologici.
Rimaniamo a disposizione previo appuntamento contattando Anna la segretaria al 391 340 40 21 36.
Cordialità,
Dott.Caporlingua Alessandro
Salve. Ho fatto un intervento di stabilizzazione e decompressione L4 L5, vorrei sapere dopo quanto tempo dall’intervento è possibile fare una risonanza magnetica in un altra parte del corpo? Grazie
Cara Fortunata,
i moderni impianti in titanio polietereterechetone (PEEK) frequentemente impiegati per eseguire procedure di stabilizzazione della colonna Non costituiscono controindicazione alcuna all’esecuzione di una risonanza magnetica.
Detto questo, per ovvi motivi, È fondamentale ottenere nulla-osta definitivo dal proprio chirurgo curante poiche è l’unico a conoscenza del tipo di impianto utilizzato in occasione del suo intervento.
Cordialità,
Dott. Caporlingua Alessandro
Salve…io soffro da quasi 6 anni di dolore cronico lombosacrale causato dalla sindrome di Bertolotti..ho letto che volendo si può operare…ma ci sono benefici evidenti?!
Buongiorno,
non conoscendo il quadro clinico-radiologico del suo caso ci è difficile esprimere un parere sui benefici di un intervento chirurgico sul suo mal di schiena. La sindrome di Bertolotti può avere manifestazioni diverse di paziente in paziente pertanto non designando in sé una condizione specifica non è possibile dire con certezza quale sia il trattamento più adeguato nel suo caso senza aver prima eseguito una valutazione completa della sua condizione clinica e della documentazione radiologica.
Rimaniamo a sua disposizione per un eventuale consulto.
Cordialmente
Team BSP Neurochirurgia
Per appuntamenti contattare Anna al numero +39 3913402136
Salve sono stata operata vertebre l3 s1 a settembre scorso anno ad oggi ho rigidità e lombo sacrale addormentato cosa fare?
Cara Giusy,
la rigidità lombosacrale può dipendere da tanti fattori, in primis il tipo di intervento al quale è stata sottoposta.
Qualora fosse stata sottoposta ad un intervento di fusione vertebrale la rigidità del tratto potrebbe essere un esito della procedura, per tutti gli altri casi è necessario rivolgersi al proprio chirurgo curante per valutare l’indicazione ad un trattamento farmacologico e fisiochinesiterapico per migliorare la rigidità!
Rimaniamo a disposizione per eventuale consulto a tal riguardo su appuntamento (segreteria 3913402136)
Team BSP Neurochirurgia
Salve!!sono una ragazza di 18 anni tra poco 19!il 20 luglio purtroppo ho fatto un incidente stradale abbastanza grave dove ho rotto una vertebra,sono stata operata il 23 ,i dottori mi hanno detto che potrò riprendere a fare tutto come prima ma ho tanta paura,ho bisogno sempre di certezze quindi sono sempre a cercare informazioni,a me piace tanto ballare e snodarmi,fare ginnastica artistica,saltare,nuotare e buttarmi ovunque insomma fare cose che ora come ora vedo impossibile,vorrei sapere se potrò rifare tutto come prima ,se la mia vita tornerà come prima,se potrò ballare muovendo i fianchi e ogni singola parte del mio corpo senza aver paura,se potrò snodarmi e fare capriole e ogni tipo di salti,se potrò nuotare e buttarmi senza aver paura di nulla,vorrei una risposta sincera le sarei davvero molto molto grata!!
Cara Riri,
non è possibile purtroppo rispondere a questa domanda non conoscendo né il quadro clinico attuale né quello radiologico. Quello che è possibile fare e NON fare dopo un intervento alla colonna effettuato per una frattura vertebrale dipende in larga misura dalle caratteristiche iniziali della frattura e dal tipo di intervento effettuato dai colleghi che l’hanno presa in carico. La nostra raccomandazione è pertanto quella di seguire le indicazioni degli specialisti che l’hanno operata per mitigare i rischi di complicanze postoperatorie.
In bocca al lupo per la sua convalescenza e per la ripresa, graduale, della sua normale quotidianità,
Team BSP Neurochirurgia
Salve Giovanni.Mi è stato suggerito intervento di artrodesi lombare con viti e barre,per discopatia avanzate l3 l4 l4 L5.
Sono un podista amatoriale.
Dopo l’ intervento non potrò più correre fare podismo?
Grazie
Caro Giovanni,
dopo un adeguato periodo di convalescenza postoperatoria è possibile riprendere gradualmente l’attività sportiva a seguito di un intervento di artrodesi vertebrale posteriore del tipo descritto nel suo messaggio. Ovviamente non è possibile esprimere un parere specifico nel suo caso non avendo contezza della sua condizione clinica e del quadro radiologico.
Rimaniamo a sua disposizione per un eventuale consulto
Team BSP Neurochirurgia
Per appuntamenti contattare Anna al numero +39 3913402136
Per ulteriori informazioni, lo scrivente, dr.Alessandro Caporlingua (+39 3298120226)
Buongiorno,sono Claudia soffro da tanto tempo di lombasciatalgia acuta. Ho fatto un Rm e c’è un erinia ostrusa che preme sul nervo sciatico L 4 e L5 dovrebbe essere. Il neurochirurgo dove sono stata mi ha detto che c’è bisogno dell’Intervento ma io ho davvero tanta paura. Mi potrebbe consigliare lei gentilmente?
Cara Claudia,
l’indicazione a trattare chirurgicamente un’ernia del disco intervertebrale è legata principalmente a due fattori:
– presenza di sintomi che non rispondono alla terapia conservativa massimale protratta per un adeguato periodo di tempo e/o
– presenza di disturbi neurologici della forza dell’arto inferiore colpito dalla sciatica
Se questi “requisiti” sono soddisfatti la raccomandazione è di affidarsi ad uno specialista di chirurgia vertebrale per affrontare l’intervento chirurgico.
Nella nostra pratica clinica questi interventi sono considerati di routine con tempi di degenza postoperatoria inferiori alle 48h!
Rimaniamo a sua disposizione per un eventuale consulto
Team BSP Neurochirurgia
Per appuntamenti contattare Anna al numero +39 3913402136
Per ulteriori informazioni, lo scrivente, dr.Alessandro Caporlingua (+39 3298120226)
Buongiorno,sono Claudia soffro da tanto tempo di lombo sciatalgia acuta. Ho fatto un Rm e c’è un ernia che fuoriesce e preme sul nervo sciatico L 4 e L5 dovrebbe essere. Il neurochirurgo dove sono stata mi ha detto che c’è bisogno dell’Intervento ma io ho davvero tanta paura. Mi potrebbe consigliare lei gentilmente?
Cara Claudia,
l’indicazione a trattare chirurgicamente un’ernia del disco intervertebrale è legata principalmente a due fattori:
– presenza di sintomi che non rispondono alla terapia conservativa massimale protratta per un adeguato periodo di tempo e/o
– presenza di disturbi neurologici della forza dell’arto inferiore colpito dalla sciatica
Se questi “requisiti” sono soddisfatti la raccomandazione è di affidarsi ad uno specialista di chirurgia vertebrale per affrontare l’intervento chirurgico.
Nella nostra pratica clinica questi interventi sono considerati di routine con tempi di degenza postoperatoria inferiori alle 48h!
Rimaniamo a sua disposizione per un eventuale consulto
Team BSP Neurochirurgia
Per appuntamenti contattare Anna al numero +39 3913402136
Per ulteriori informazioni, lo scrivente, dr.Alessandro Caporlingua (+39 3298120226)
Salve, sono stata operata nel 2019 di artrodesi e laminectomia L4 L5. Dopo 9 mesi sono tornati i sintomi e sono peggiorati fino al punto che ad oggi ho bisogno di un bastone per camminare e ho dolori continui alla schiena e alle gambe, crampi e, fitte e scosse elettriche. La notte nel letto è il nome peggiore, non c’è posizione che mi faccia meno male. Ho fatto alcune visite specialistiche con pareri discordanti in merito ad un nuovo intervento o un approccio conservativo. Ho ancora tanti dubbi, non mi fido più di nessuno, vorrei avere il quadro completo e reale della mia situazione.
Cara Adele,
per avere un quadro completo della sua situazione è necessaria una valutazione della documentazione radiologica a sua disposizione e della situazione clinica attuale!
Per pianificare un consulto con uno specialista della nostra equipe può contattare Anna al numero +39 3913402136
Cordialità
Team BSP Neurochirurgia
Buongiorno.
È da due anni e mezzo che cerco una risposta.
Un angioma vertebrale nel soma D2 può compromettere la deambulazione?
Mentre si cammina può infiammarsi e andare a toccare/comprimere qualche nervo, tendine, midollo ecc..? E portare così il paziente ad avere difficoltà a proseguire il cammino perché inizia ad avere una deambulazione atassica, con contrazioni e spasmi.
Cara Valentina,
gli angiomi vertebrali sono formazioni benigne della vertebra di riscontro del tutto accidentale nella maggior parte dei casi. Solo in rarissimi casi possono assumere carattere di aggressività e provocare fatti compressivi sulle strutture nervose limitrofe.
Ciò considerato non è possibile dare una risposta a questo quesito senza aver prima preso visione delle immagini radiologiche o del referto. Se l’angioma in oggetto dovesse appartenere a questa categoria di lesioni estremamente rara sul referto radiologico questo aspetto dovrebbe risultare ampiamente segnalato.
Cordialità
Rimaniamo a disposizione
Team BSP Neurochirurgia
Per appuntamenti o consulti (Anna +39 3913402136)
Salve dopo dolori di sciatalgia ho fatto RM poi sono stata da un neurochirurgo . Ho una ciste sinoviale tra L4-L5 , lui mi vuole operare , asportazione della cisti e artrodesi lombare posteriore . Secondo lei c’è possibilità che la cisti regredisca ? Posso fare degli esercizi specifici per questo problema o l’ unica soluzione è L intervento? Ho tanta paura e non so che fare !
Cara sig.ra Poma,
le cisti sinoviali articolari sono espressione di instabilità vertebrale pertanto il trattamento conservativo consiste in una combinazioni di farmaci, fisioterapia ed in questo caso specifico l’impiego di un busto lombare per immobilizzare il tratto L4-L5 e favorire il riassorbimento della cisti.
Il trattamento chirurgico va preso in considerazione in caso di fallimento di una terapia conservativa ben condotta.
Rimaniamo a sua disposizione per un consulto con un membro della nostra equipe (segreteria +39 3913402136)
Cordialmente
Team BSP neurochirurgia
Sono stato operato di artrodesi lombare ge nnaio 2023…x contenere dolore postoperatorio sto prendendo 2 takipirina 1000 al giorno e 2 targin mi 10 mg.quanto tempo posso continuare con la cura…o se è meglio quale altro antidolorifico.da alternare alla takipirina mille.. saluti
Caro Ferdinando,
ci dispiace non aver risposto per tempo al suo quesito.
Ad ogni modo la tachipirina non ha sostanziali effetit indesiderati pertanto può continuare ad assumerla al bisogno rispettando il dosaggio massimo giornaliero (non sopra i 3gr al giorno).
Il Targin non va sospeso in maniera improvvisa, ma va scalato il dosaggio gradualmente.
Cordialmente
Team BSP Neurochirurgia
Buongiorno..ho avuto
lombosciatalgia acuta praticamente zoppicavo per dolore alla gamba e avevo perso la sensibilità al piede praticamente avevevo subito piccola paresi…così ho fatto intervento di artrodesi lombare..devo dire che appena messa in piedi non ho più zoppicato e ho ripreso bene la funzione del piede…ma volevo chiederle generalmente quanto può durare il dolore nella parte operata ..che comunque a distanza di un mese è diminuito …adesso cammino bene ma ho questo dolore costante giorni meglio giorni peggio…e poi volevo sapere se faccio bene a non prendere antidolorifici e sopportare il dolore….mi scusi se mi sono dilungata ..grazie se vorrà rispondermi.
Cara Marcella,
Dopo un intervento di artrodesi lombare di piccoli segmenti della colonna il dolore del sito chirurgico può persistere in genere dai 30 ai 90 giorni postoperatori, con intensità variabile ed anche in correlazione a caratteristiche soggettive (fattori che variano di caso in caso).
La normalità del dolore post operatorio a carico del sito chirurgico deve essere stabilita dal proprio chirurgo curante.
Naturalmente è possibile assumere i farmaci prescritti dal proprio specialista di riferimento per il controllo del dolore post operatorio pertanto non è necessario Uno sforzo di sopportazione.
Cordialità,
Dott. Caporlingua Alessandro
Nel 2011 ho avuto intervento spondolistesi Stab L5 / S1 tutto ok solo piccolo deficit piede Dx A ottobre 2021 avendo dolori atroci gamba Sx venivo operato Stab L3/L4 con Cage ma non mi hanno unito la Stabilizzazione L5/S1 dicendomi che sarei rimasto troppo rigido Subito dopo intervento sentivo che qualcosa non andava la parte dolorante Sx ok ma sentivo quel piccolo deficit la Dx aumentare e in più zoppicavo! Ho fatto un ulteriore intervento mi univano L3/S1 ho sentito miglioramenti non zoppicavo più ma dopo circa 2 mesi incominciavo ad avere dolori Dorsali basso schiena Gluteo credo dolori nervo sciatico e sensazioni strane dita Piede! Chi mi ha operato dice che più di così non si può fare Lei cosa ne pensa Grazie
Caro Nicola,
non è possibile darle un parere esaustivo riguardo sintomi secondari ad una procedura chirurgica di fusione vertebrale non effettuata dalla nostra equipe.
Potrebbe essere utile una consulenza con un terapista del dolore o discutere con il suo chirurgo curante l’indicazione a praticare procedure di terapia del dolore per mitigare i sintomi residui. Anche il trattamento farmacologico adeguato e quello fisiochinesiterapico giocano un ruolo fondamentale negli anni successivi a qualsiasi procedura a carico della colonna vertebrale.
Rimaniamo a disposizione per eventuale consulto con la nostra equipe (segreteria +39 3913402136)
Cordialmente,
Team BSP Neurochirurgia
Buongiorno sono Monica dottore vorrei esporre il mio problema mi ha diagnosticato che ho 2 dischi schiacciati L4L5 L5S1 troppo schiacciati ho fatto infiltrazioni antalgica per il nervo sciatico e il mal di schiena forti dolori poi pastiglie ed integratori per le ossa ma con nessun risultato sono andata dal fisiatra poi dall ortopedico rizzoli di Bologna con nessuna indicazione per l’operazione chirurgico sto male mi prende dappertutto gambe piedi si sono incarnate le unghie dei piedi i ginocchi le mani i bracci mi si informicola quando sono seduta su una sedia mi si informicola la gamba destra vado in bagno al massimo 1 o 2 volte alla settimana ho dolori allo stomaco e nn dormo sto sveglia il cervello prende tutta la colonna vertebrale ora dottore cosa mi consiglia di fare mi può indicare cosa fare grazie
Cara Monica,
data la complessità della sua condizione, in particolare la presenza di sintomi a carico di tutta la colonna e i quattro arti non è possibile darle un parere esaustivo o un consiglio sulla terapia da seguire sulla base di questo messaggio.
Sarebbe pertanto utile pianificare una valutazione specialistica con tutti gli accertamenti radiologici finora effettuati per capire come aiutarla.
Può contattare la nostra segreteria a tal riguardo (+39 3913402136)
Cordialmente,
Team BSP Neurochirurgia
Salve io ho fatto di tutto alla fine ho un ernia che mi comprime il nervo sciatico rendendomi la vita un inferno, ed inoltre mi hanno messo in lista di attesa x operazione ma i tempi di attesa sono circa 12 mesi. Volevo sapere se vengo da voi per una visita mi operate urgentemente visto che sto impazzendo dal dolore. Resto in attesa di una vostra risposta cordiali saluti.
Caro Davide,
per un intervento di microdiscectomia per ernia è necessario in primo luogo che l’indicazione chirurgica sia confermata dalla nostra equipe.
A tal riguardo può valutare di pianificare una visita specialistica o un consulto telematico (quest’ultima opzione è sconsigliata se lei ha altre patologie concomitanti oltre all’ernia o se ci sono altre condizioni che possano aumentare i rischi operatori come ad esempio età avanzata o un problema di obesità). Può contattare la nostra segretaria (+39 3913402136).
Per operarsi in convenzione con il servizio sanitario nazionale (SSN) sarebbe possibile procedere a settembre / ottobre 2023. Se invece vuole scegliere lei quando operarsi si può procedere ad eventuale intervento in regime di solvenza. In entrambi i casi la nostra equipe effettua interventi chirurgici a Roma presso il GVM Tiberia Hospital.
Rimaniamo a disposizione,
Cordialmente
Team BSP Neurochirurgia
Buongiorno
Sono Luigi ho 40 anni un anno fá mi hanno operato per mal di schiena frequenti seguiti da parestesia cronica alla gamba, ho discopatia l4l5 l5s1. Mi è stato impiantato dispositivo interspinoso aspen nel tratto l4l5, da allora la situazione non è migliorata un granché anzi ho spesso rigidità lombare.
Ho fatto un consulto e mi è stato detto di rimuoverlo.
Mi chiedevo se con la rimozione di tale dispositivo lo spazio foraminale resta aperto o si ritorna alle condizioni pregresse? Puo essere rischioso destabilizzare la colonna?
Grazie se vorrà rispondermi.
Caro Luigi,
i dispositivi di fusione interspinosa come l’Aspen, nella stragrande maggioranza dei casi, possono essere rimossi senza sostanziali rischi di destabilizzare la colonna.
Non conoscendo che tipo di intervento è stato praticato oltre all’impianto dell’Aspen non è possibile rispondere con un parere esaustivo a tal riguardo.
Nella nostra pratica clinica, ad esempio, non pratichiamo mai procedure di impianto di dispositivo interspinoso come unica procedura, ma sempre associata ad una più o meno ampia decompressione del canale vertebrale o una microdiscectomia (tutto dipende dalla diagnosi preoperatoria), poiché non crediamo sia possibile ottenere un’adeguata decompressione indiretta del neuroforame del medesimo livello.
Non è detto che la rimozione del dispositivo interspinoso da sola possa risolvere il problema iniziale pertanto nel suo caso è fondamentale un consulto specialistico e un’attenta valutazione degli accertamenti radiologici.
Per appuntamenti può contattare la nostra segretaria +39 3913402136
Cordialmente
Team BSP Neurochirurgia
Buongiorno, mi chiamo Alessandro ho 36 anni.
Sono fermo da circa 11 mesi per sciatalgia e lombosciatalgia per la quale fatico a stare in piedi oltre 10-15 minuti. Fatta rmn e risulta
Ernia e discopatia L2 L3 ed L4 L5.
Ho effettuato una visita specialistica privatamente, nella quale mi è stato detto che se volessi fare l’intervento di fusione si potrebbe fare, ma che non si ha la certezza dell’eliminazione del dolore e di conseguenza il poter rientrare a pieno ritmo nel mio lavoro. Pertanto mi è stato consigliato di provare con il nuoto,altri cicli di tecarterapia per vedere dei miglioramenti e nel caso prendere una decisione.
Il medico mi ha inoltre detto che l’intervento non lo preoccupava nell’immediato ma nel lungo termine.
Io sono un cuoco, nel mio lavoro DEVO poter stare in piedi almeno 10-12 ore al giorno ( eventuali pesi potrei evitare di alzarli)
La mia domanda è:
In caso non trovo miglioramenti con lo sport e decidessi di optare per l’intervento, quali problematiche comporterebbe “a lungo termine” come mi è stato detto?
Grazie per eventuali risposte
Caro Alessandro,
le problematiche a lungo termine a cui si riferisce il collega riguardano tutti i pazienti che si sottopongono in giovane età ad un intervento di fusione vertebrale e consistono principalmente in un fenomeno di degenerazione/invecchiamento/usura accelerata dei segmenti della colonna adiacenti a quelli stabilizzati/fusi. Questo fatto obbliga a considerare un intervento di fusione della colonna solo come estrema ratio nella sua fascia età.
Tuttavia non è detto che per me affrontare la sua problematica sia necessario un intervento di fusione, l’unico modo per capire se ci sono altre possibili alternative è chiedere un parere ulteriore a quello inizialmente ottenuto.
Rimaniamo quindi a disposizione per un consulto specialistico con la nostra equipe.
Contatti pure la nostra segretaria a sua discrezione: +39 3913402136.
Team BSP Neurochirurgia
Buongiorno Dottore
Mi chiamo Antonio ho 34 anni,nell’ottobre 2021 venivo ricoverato è operato per un frattura vertebrale L1 amielica A3 con deformazione a Cuneo della parte anteriore,la frattura avvenne dopo una caduta dall’alto circa 3metri,l’operazione è andata bene a parere di chi mi ha operato con stabilizzazione percutanea D12 a L2 senza caghe intersomatico,mi ha messo anche una vite nella parte destra di quella fratturata quindi 2 sopra 2 sotto e una in quella fratturata a detta del chirurgo per fare una stabilizzazione più cotta possibile.
Oggi a quasi due anni dall’intervento ho ancora qualche problema di blocco con relativo dolore (penso che siano contratture muscolari dei paravertebrali)
Ho fatto fisioterapia idrokinesi posturale mezieres…però persiste parecchie volte questo blocco…in un ultimo controllo spontaneo con tac fatto in aprile parla che l’impianto e in posizione ottimale ma ci sono delle piccole protusioni ai livelli sotto cosa che mi è sembrata strana perché in ospedale tutto ciò non era stato detto cioè che oltre la frattura non avevo problemi…infatti ultimamente mi capita se sforzo con allenamenti di avere lombalgia.
Tornando al controllo fatto il chirurgo mi disse che la vertebra era ormai guarita e le piccole protusioni non dovevano preoccuparmi per potrebbero regredire anche spontaneamente…mi disse anche che mi consigliava vista la mia giovane età di rimuovere l’impianto.
Secondi lei levando l’impianto si hanno dei benefici a livello di dolore e mobilità?
Anche lungo temine?
Visto che non è il massimo avere tre vertebre bloccate
Cordiali saluti
Buongiorno,
sulla base di quanto ci ha riportato il parere del collega è assolutamente valido.
Le protrusioni discali nella stra grande maggioranza dei casi non necessitano un trattamento chirurgico ma conservativo né devono essere considerate necessariamente responsabili di una sintomatologia dolorosa;
Una frattura vertebrale consolidata e trattata mediante una stabilizzazione vertebrale, soprattutto nei pazienti giovani, può essere suscettibile di un successivo intervento di rimozione del sistema di fissaggio.
La rimozione dei mezzi di sintesi restituirà nel tempo un certo grado di mobilità del tratto dorsolombare della colonna tuttavia non è possibile stabilire una prognosi certa (in parte legata anche a dettagli riguardanti le immagini radiologiche non in nostro possesso) riguardo la lombalgia per la quale si presume dovrà proseguire un percorso di cure verosimilmente conservative.
Cordiali saluti
Team BSP neurochirurgia
Dottor buongiorno quando si impianta la cage..diciamo il nuovo disco con viti e barre..chiedo quanti anni dura un impianto? Chiedo ancora le viti dopo un po di tempo vengono rimosse? O restano sempre impiantato? Un ultima domanda si sente il corpo estraneo impiantato dietro? Cioè se mi toccasse dietro la.sxhiena o mi abbasso sentirei le.viti?
Caro Tony,
Gli impianti alla colonna vertebrale sono convenzionalmente concepiti per essere permanenti.
Per interventi di fusione vertebrale lombare “corti” (uno o due livelli della colonna) in genere non sono percepibili, mentre Per fissaggi più lunghi lo sono sotto forma di una riduzione percepibile della mobilità della colonna e non dei mezzi di sintesi stessi.
È chiaro che la percezione della riduzione della mobilità della colonna può variare sensibilmente in correlazione a caratteristiche implicite di ciascun individuo.
Ad esempio, un paziente scarsamente attivo e sedentario avrà logicamente una minor percezione delle variazioni della mobilità della colonna anche per fissaggi relativamente più lunghi.
Per interventi di fissaggio lungo per la correzione deformità della colonna con coinvolgimento della giunzione dorsolombare, lombosacrale e pelvi la riduzione della mobilità della colonna sarà sostanziale e percepibile con una ripercussione oggettiva sulle attività quotidiane.
Cordialità,
Dott. caporlingua Alessandro
Salve, 5 anni fa ho avuto un intervento di scoliosi. Da qualche mese avverto degli scrocchiolii a volte localizzati alla nuca e spesso lungo la colonna, come degli scatti.Anche mesi fa è successo, poi sono passati.Non ho dolore, ma mi preoccupo comunque. Sarà che per vari problemi che sto affrontando non sto facendo attività fisica ed è come se fosse un po atrofizzata la zona?? Ringrazio anticipatamente.
Cara Alessandra,
questi sintomi non sono riconducibili ad una problematica specifica né necessariamente ad una condizione patologica che debba destare preoccupazione.
Consigliamo sempre ai nostri pazienti sottoposti ad interventi di fusione vertebrale di mantenersi attivi e sottoporsi a cicli di trattamenti fisioterapici per ridurre al massimo i rischi di problematiche conseguenti al naturale fenomeno di invecchiamento della colonna.
Ad ogni modo, circa questo argomento, si faccia consigliare dal suo chirurgo curante che saprà anche indicarle quando e se vale la pena effettuare accertamenti radiologici.
Cordialmente,
Team BSP Neurochirurgia
Buongiorno, sono stata operata tre mesi fa di artrodesi L4-L5 per spondilolistesi iniziale, con decompressione canale vertebrale, laminectomia. Intervento avuto dopo aver tentato per tre anni varie cure conservative come fisioterapia posturale, terapie farmacologiche continue e infiltrazioni bilaterali alle faccette articolari sempre su L4-L5. Le due vertebre adiacenti hanno delle protusioni/bulding. A tre mesi ho ancora dolori lombari importanti. Vado a camminare ogni giorno, cosa che prima non potevo fare, per circa 1 hr e mezza anche quando mi fa male, ma mi chiedo se mi sto sforzando troppo. Ora devo prendere Tachifene 2 vv e sto riducendo il Lyrica che prima prendevo 150 x 3vv. Ad oggi non riesco proprio a rientrare in ufficio perché ho ancora poca autononia se devo stare fuori casa per almeno 10 ore. Ovunque leggo che bastano 3 mesi di convalescenza per tornare ad una vita lavorativa e sociale normale, ma a questo punto devo rassegnarmi che non starò più bene? Grazie!
Buongiorno,
non è possibile dare un parere sulla normalità o la natura di un problema di dolore lombare postoperatorio per una procedura eseguita da così poco tempo.
Gli interventi come quello da lei descritto possono essere caratterizzati da questo tipo di problematica nei mesi successivi la procedura e i tempi di recupero pubblicizzati sono indicativi e non applicabili a tutti i casi. Questo è ancora più vero nei casi, come il suo, di sintomatologia dolorosa cronica che si protrae da anni.
Il consiglio migliore è quello di seguire le direttive dei chirurghi ai quali si è affidato.
Cordiali saluti,
Team BSP Neurochirurgia
Grazie per la risposta! Molto gentile. Ho iniziato idrokinesi terapia termale, ginnastica in piscina e il chirurgo mi ha prescritto miorilassanti per ipotesi contratture muscolari lombari e glutei. Lentamente ma ci sono piccoli miglioramenti. Il dolore cronico a questo punto aspecifico e prolungato negli anni, inoltre, sembra che richieda più tempo per calmarsi a causa della memoria del dolore che si è creato, se ho capito correttamente. Buonasera e complimenti per l’attenzione che offrite a chi vi chiede aiuto professionale.
Bene! Le auguriamo di continuare a migliorare.
Cordialmente
Team BSP Neurochirurgia
Buongiorno
ho 53 anni e da una RM appena riscontrato angioma vertebrale a carico L2 e L3.
i sintomi presente poco male ma forte intorpedimento dalle dita del piede al dito del braccio lato sx
come si procede in questi casi? intervento chirurgico o laser?
grazie
Buongiorno,
un angioma vertebrale contenuto nel soma della vertebra non necessita alcun trattamento né monitoraggio radiologico nel tempo trattandosi di una condizione benigna.
Cordiali saluti,
Team BSP Neurochirurgia
Buongiorno, ho 53 anni e da un mese sono operata di artrodesi sacroiliaca sx. La ripresa sta andando bene, ma noto che se sto un po di tempo in piedi ( 10 min.) mi fa molto male la schiena nella parte centrale cioè L1 sempre verso sx. Volevo sapere se è una conseguenza dell’intervento subito e quindi ci vorrà più tempo di convalescenza, oppure è un dolore a parte?
La ringrazio molto
Cara Cristina,
Stabilire se un dolore post-operatorio possa essere normale o meno spetta al suo chirurgo curante pertanto il nostro consiglio è cercare rassicurazioni e chiarimenti rivolgendosi a lui.
Cordialità,
Dott.Caporlingua Alessandro
Buongiorno dottore. Mi scusi tanto, volevo un info. Sono 3 anni e mezzo che sto male con la schiena, ho un grave bulging discale, disco artrosico e protusione L4 – L5 e protusione strie L5 S1, per non parlare della cervicobrachialgia. Il dolore rispetto a 3 anni fa è diminuito, ma a volte, soprattutto quando sto molto seduto e all’impiedi non riesco a stare sto malissimo, ho sensazione di compressione forte sulle gambe, con dolori, bruciori anche ai piedi, instabilità, sbandamenti e capogiri,
come se mi sentissi tutti stordito, ovattato, ho varie parestesie anche al viso, formicolio. Ho fatto numerosi esami e terapie ma nulla, ho girato molti neurochirurghi, e molti di loro mi avevano detto che con l’intervento non risolvo. Poi sono stato da un neurochirurgo di Salerno giovane, molto bravo. Mi ha detto che alla cervicale devo continuare a fare fisioterapia e posturale, mentre al livello lombosacrale mi ha proposto l’intervento in xlif dal lato della pancia. Io ho paura, terrore dell’intervento, ma lui mi ha rassicurato. Lei cosa mi consiglia? Grazie mille e scusi
Buongiorno,
per ottenere un secondo parere riguardo la sua condizione può pianificare un consulto con uno specialista della nostra equipe contattando la nostra segretaria al +39 3913402136.
E’ possibile effettuare consulti anche in Campania, a Caserta.
Cordiali saluti,
Team BSP Neurochirurgia
Salve,
Sono un ragazzo di 31 anni, a causa del mio lavoro molto pesante e probabilmente anche di una caduta avevo un’ernia molto grave l5-s1 da non poter più camminare e a fine giugno sono stato operato di artrodesi lombare. Da circa 20 giorni ho iniziato la riabilitazione, avevo dolori pazzeschi post intervento tanto che urlavo, ora va meglio, almeno non ho dolori forti e costanti, ma non ho ancora forze in alcuni muscoli, ogni tanto ho degli spasmi muscolari nella zona dell’operazione, sembrano delle scosse abbastanza potenti da farmi tremare e faccio fatica a fare certi movimenti come piegarmi o alzare le gambe. Volevo chiedere se è normale, se ci vuole solo tempo o se c’è qualcosa che non va a livello nervoso. Il neurochirurgo dice semplicemente di continuare la riabilitazione ma sinceramente sono un po’ preoccupato. Grazie in anticipo!
Buongiorno,
non è possibile dare un parere sulla normalità o la natura di un problema di dolore lombare postoperatorio per una procedura eseguita da così poco tempo.
Gli interventi come quello da lei descritto possono essere caratterizzati da questo tipo di problematica nei mesi successivi la procedura.
Il consiglio migliore è quello di seguire le direttive dei chirurghi ai quali si è affidato.
Cordiali saluti,
Team BSP Neurochirurgia
L anno scorso sono stata operata di stabilizzazione cervicale poi sono stata bene in seguito ad uno sforzo mi sono contratti i muscoli del collo e poi mi è venuta la nausea le contrazioni non ci sono mi è rimasta la nausea continua che posso fare nessun farmaco mi fa effetto contro la nausea mi devo rioperare ho una nausea continua
Buongiorno,
la nausea è un sintomo aspecifico e non riconducibile ad una patologia specifica del tratto cervicale della colonna vertebrale.
La esortiamo a consultare anche il suo medico di famiglia per approfondire questa problematica clinica.
Cordiali Saluti
Team BSP Neurochirurgia
Buongiorno dottore mio marito il 16 giugno 2023 ha fatto un intervento una laminectomia d6d7 x un ernia midollare che cmq non hanno potuto togliere .due mesi e mezzo di fisioterapia cammina ancora con le stampelle e ha ancora dolore alla schiena…l intervento è riuscito hanno allargato la sede dove l ernia spingeva e ha fine intervento ci hanno detto che hanno creato abbastanza decompressione ed a fine intervento il midollo era abbastanza libero.ora mi chiedo ieri ha fatto risonanza magnetica di controllo e risulta ernia d6d7 che spinge sul midollo.ma come è possibile?cosa vuol dire che l intervento non è andato bene? riuscirà quanto meno a camminare come prima?
Buongiorno,
non è possibile esprimere un parere riguardo suo marito per via della natura particolare della problematica per la quale è stato operato.
Sulla base di quanto ci dice è doveroso specificare che un’ernia del disco dorsale che contatta il midollo non necessariamente è responsabile di una compressione meccanica su questa struttura, specialmente a seguito di una procedura di decompressione posteriore mediante laminectomia sul medesimo livello dell’ernia. In altre parole il meccanismo compressivo sul midollo è molto spesso sostenuto da una “pinza” generata dalla presenza di un’ernia posta anteriormente e la superficie posteriore rigida del canale vertebrale: avendo rimosso la parete posteriore del canale vertebrale la compressione sul midollo generata da questa “pinza” viene meno. E’ bene specificare tuttavia che non avendo preso visione delle immagini radiologiche non è possibile esprimere un parere definitivo riguardo il caso specifico di suo marito.
Inoltre i danni neurologici generati da una mielopatia richiedono molto tempo per migliorare senza escludere purtroppo la possibilità di esiti neurologici permanenti. La prognosi dei disturbi neurologici secondari ad una mielopatia dorsale è incerta nella maggior parte dei casi ed è quindi necessaria un attento monitoraggio clinico neurologico con un primo bilancio clinico attendibile a distanza di almeno 6-12 mesi dall’avvenuta decompressione del midollo.
Cordiali saluti,
Team BSP Neurochirurgia
Buongiorno egregio dottore ho fatto intervento di stabilizzazione l3l4l5
A distanza di un anno mi si è presentata una piccola protusione a livello l5s1 che mi provoca dolore al nervo sciatico
È possibile fare qualche seduta di ozonoterapia nonostante al di sopra c’è l’impianto
Grazie
Buongiorno,
la presenza di un impianto di stabilizzazione L3-L5 non preclude la terapia del dolore come ad esempio l’ozonoterapia praticata a livello L5-S1.
Cordiali saluti,
Team BSP Neurochirurgia
Buongiorno,
volevo chiedere se in caso di intervento Xlif L4-l5 è possibile, dopo la completa ripresa dall’intervento, fare sport, correre etc.
Grazie
Buongiorno,
dopo un intervento di XLIF è possibile tornare all’attività sportiva dopo un congruo periodo di recupero post-operatorio.
Non conoscendo i dettagli specifici del suo caso non è possibile dare un parere maggiormente dettagliato a riguardo.
Cordialmente
Team BSP Neurochirurgia
Buonasera
Mi chiamo Luigi
Mi sono sottoposto a un secondo intervento per ripristino stabilizzazione L4 L5. Più nuova stabilizzazione L5 S1 con estrazione totale del disco e inserimento di un cuscinetto…
A distanza di 4mesi praticamente Ho sempre dolori fortissimi,dopo varie terapie nessun miglioramento .il chirurgo che mi ha operato mi ha liquidato con un semplice,non è compito mio, aggiungendo che il suo lavoro è in ordine.
Forrei avere una direttiva senza rischiare dispendio di risorse visto che ogni cosa necessita di spese….. grazie fin d’ora
Caro Luigi,
In considerazione della complessità del suo caso, costituita dal fatto che è stato sottoposto a due interventi Di fusione vertebrale, è impossibile esprimere una direttiva per via telematica.
Rimango a disposizione previo appuntamento contattando Anna la segretaria al 391 340 21 36.
Cordialità,
Dott.Caporlingua Alessandro
Buonasera,
Scrivo per mia moglie ha 56 e ha subito due interventi di stabilizzazione prima l3 l4 nel 2018 e successivamente l5 nel 2022 un anno fa e tra le vertebre si vedono anche dei distanziatori, adesso dietro fortissimi dolori al gamba sinistra il neurochirurgo che l’ha operato sta parlando di infiltrazione e una seduta di radioterapia senza spiegare bene a cosa possa servire, vi chiedo possibilmente se mi potete spiegare a cosa serve questa infiltrazione. Graazie pe la diaponibilita’
Caro Gaetano,
Le informazioni in nostro possesso riguardo il quadro clinico e quello radiologico di sua moglie sono insufficienti per poterle dare un parere in questo caso né purtroppo possiamo speculare circa il tipo di infiltrazione o terapia antalgica proposta da un collega.
Per questo, chiarimenti e delucidazioni riguardo al trattamento chirurgico o terapia antalgica vanno richiesti a chi li propone in primo luogo.
Cordialità,
Dott.Caporlingua Alessandro
Buongiorno, sono una ragazza di 24 anni, ho subito un intervento a causa di due ernie discali una più piccola L4 L5, una molto più grande e profonda in L5 S1 mediana e paramediana entrambe sinistre. Sono stata operata da due settimane, ma ancora quando sto seduta sento il nervo sciatico tirare e dopo un po’ in conseguenza del dolore mi porta a dovermi alzare.
Ad oggi oltre a prendere due pillole giornaliere di Normast non sto effettuando altra terapia, come dovrei comportarmi?
Cara Giada,
Per chiarimenti e rassicurazioni circa sintomi insorti a 14 giorni da un intervento è fondamentale rivolgersi al proprio chirurgo curante.
Ciò è valido anche riguardo le norme comportamentali da seguire durante i primi mesi post operatori.
Rimango a disposizione (Segreteria 391 340 21 36)
Cordialità,
Dott. Caporlingua Alessandro
Gentile dottore, buongiorno.
Circa un mese fa mi sono sottoposto ad una laminectomia (L5-S1). Ad oggi, nonostante un sensibile miglioramento nella zona specifica, avverto una notevole instabilità nella parte più bassa della schiena con irrigidimento dei glutei, dolori alle anche e “scosse” dolorose di tanto in tanto (sembrerebbe, e sottolineo sembrerebbe, sempre nelle zone piu basse rispetto al punto operatorio). Mi chiedevo se questo tipo di sintomatologia potesse essere ancora parte del decorso post-operatorio.
Ringrazio anticipatamente.
Caro Sandro,
Per chiarimenti e assicurazioni circa sintomi insorti a 30 giorni da un intervento di decompressione nelle cinque S1 le consiglio di rivolgersi al suo chirurgo curante.
Rimango a disposizione (Segreteria 391 340 21 36),
Dott. Caporlingua Alessandro
Caro Dottore, le scrivo sperando di poter ricevere un suo parere in merito alla mia situazione post-chirurgica. Da 6 giorni ho subito artrodesi lombare e stabilizzazione percutanea, in quanto avevo una grossa instabilità. Per anni ho avuto un dolore che si irradiava alla gamba destra, e ora a seguito dall’intervento ho il nervo della gamba destra che tira tantissimo e soffro molto, ovviamente ho sentito il medico che mi ha operato e dice di aspettare per vedere come va. Ma lei sa dirmi dalla sua esperienza sè questa sciatica può rientrare o se il nervo è stato eccessivamente tirato? Ho 4 viti e due barre. La ringrazio per la sua cortese attenzione.
Cara Carolina,
Per rassicurazioni e chiarimenti a riguardo sintomi insorti a sei giorni da un intervento chirurgico è necessario fare affidamento al parere del suo chirurgo curante.
Le auguro, ad ogni modo, una pronta ripresa e serena convalescenza post operatoria.
Rimango a disposizione (segreteria 391 340 21 36),
Cordialità,
Dott. Caporlingua Alessandro
Salve ho 60 anni 2 mesi fa ho fatto un intervento al canale spinale ho dei dolori alla gamba destra frontale parte dall inguine sino al piede ho fatto flebo intramuscolo e altri antinfiammatori il dolore persiste ancora non so più cosa fare vorrei un consiglio grazie mille buona serata
Caro Antonella,
In considerazione della complessità del suo caso, costituita dal fatto che è stata già sottoposta ad un intervento chirurgico, non è possibile esprimere un parere per via telematica.
In prima battuta le consiglio di rivolgersi al suo chirurgo curante per rassicurazioni e chiarimenti riguardo questa sintomatologia post operatoria.
Per ottenere un parere ulteriore sarebbe necessario un consulto clinico per poterla visitare e prendere visione degli accertamenti radiologici pre e postoperatori.
Rimaniamo a disposizione previo appuntamento contattando Anna la segretaria al 391 340 40 21 36.
Cordialità,
Dott.Caporlingua Alessandro
Buona sera , mia madre di anni 74 è stata operata si stenosi cervicale è in ospedale per la riabilitazione ma dopo due settimane è ancora alettata appena che solleva le braccia le mani sono completamente torbite ammalapena se muore i piedi e le gambe . Ho chiesto ai medici e mi hanno riferito che aveva il canale vertebrale molto compromesso e che lei è arrivata al pronto soccorso che faceva datica a camminare e le mani atrofizzate che l’intervento è andato bene ora bisogna vedere lei come reagisce ..che non mi sanno dare una certezza se no tra due o tre mesi . Sono in pensiero e non vorrei che mia madre non si riprenda .posso avere una speranza? Oppure è andato storto qualcosa?
Cara Maria,
La ripresa dopo un intervento di decompressione del canale vertebrale cervicale per mielopatia spondilogena richiede pazienza ed è difficile fare previsioni esatte sia riguardo la qualità di un eventuale miglioramento delle condizioni neurologiche sia riguardo la tempestività con la quale questo si potrà apprezzare.
Per ottenere rassicurazioni e chiarimenti riguardo la prognosi dopo un intervento delicato come questo raccomandiamo di rivolgersi all’equipe chirurgica che ha operato sua madre.
Vi auguro una pronta ripresa e serena convalescenza,
Cordialità,
Dott.Caporlingua Alessandro
Buongiorno dottore, sono stato operato ad agosto 2022 con intervento sulla colonna per uno scivolamento vertebrale L4 L5.. sono stato male da subito dopo l’intervento, oggi ancora ho forti dolori alla colonna, gambe addormentate e faccio fatica a camminare per più di 29 minuti.. cosa posso fare? Mi dica per favore quale analisi fare per poter vedere di cosa si tratta.. mi hanno parlato della RM ma chiedo, con o senza contrasto? Grazie
Caro Fabio,
Data la complessità del suo caso è impossibile esprimere un parere per via telematica.
È necessario un consulto completo per poterla visitare e prendere visione della documentazione radiologica e confermo in questo caso la necessità di ripetere una risonanza lombosacrale senza mezzo di contrasto di controllo e verosimilmente anche una radiografia della colonna in toto sotto carico su un unico radiogramma.
Rimaniamo a disposizione previo appuntamento contattando Anna la segretaria al 391 340 21 36.
Cordialità,
Dott. Caporlingua Alessandro
Salve Dottore,
Ho 37 anni. Lavoro con lo sport.
Ad Ottobre 2023, in seguito a due incidenti, ho iniziato ad avvertire dolore al gluteo destro Con RM è stata diagnosticata un’ ernia piuttosto grande L5/S1. Il dolore è stato intermittente per un mese fino ad aggravarsi ad inizio dicembre migrando fino al piede e con formicolii.
Non ho alcun dolore alla schiena.
Fisioterapia, Ginnastica di Rinforzo e Cortisone non hanno apportato benefici. Non posso prendere FANS a causa di problemi gastrici.
Il Neurochirurgo ha consigliato Ozonoterapia intradiscale con infiltrazione di Cortisone che sono state eseguite ca. 4 settimane fa.
Dal giorno successivo alla terapia il dolore e le parestesie sono aumentate. I dottori dicono di attendere ancora e, in caso di insuccesso ripetere l‘infiltrazione o considerare l‘intervento chirurgico endoscopico.
Dato che sono più di 3 mesi che mi trovo in questa condizione non saprei che decisione prendere.
L‘intervento endoscopico potrebbe aiutarmi a risolvere il mio problema? Oppure è già troppo tardi perché il nervo ha sofferto troppo?
C’ è speranza che l‘ozonoterapia faccia effetto?
Il dolore dopo l‘infiltrazione è decisamente peggiorato. Ora lo sento quasi di continuo e anche a riposo. Non posso camminare più di 10 minuti senza avvertire dolore (cos che prima non accadeva)
Nel caso in cui la terapia non faccia effetto è possibile ricorrere ancora all‘intervento o deve decorrere del tempo dall‘inflltrazione?
Grazie per l‘attenzione
Cara Giada,
In questo caso è impossibile esprimere un parere senza aver preso visione della risonanza magnetica lombosacrale.
In linea di massima, quando i trattamenti conservativi e le terapie antalgiche (compresa l’ozonoterapia) falliscono è necessario prendere in considerazione il trattamento chirurgico con tecnica a cielo aperto o endoscopica a seconda dei casi.
Rimaniamo a disposizione (Segreteria 3913402136).
Cordialità,
Dott. Caporlingua Alessandro
Salve, sono un uomo di 54 anni e sette anni fa per eseguire l’ asportazione di un tumore spinale il chirurgo ha dovuto fare una laminectomia L3/L4.
Conseguentemente a questo intervento in rapida successione ernia intraforaminale espulsa L4/L5 e retrolistesi di L5 rispetto ad L4 (probabilmente ernia e retrolistesi sono risultanti dallo stesso problema) . Continuo ad avere dolori alternanti che per periodi mi bloccano a letto e periodi in cui sto leggermente meglio ma appena faccio qualche movimento mi blocco di nuovo.
Ho fatto tanta fisioterapia e osteopatia ma ormai è uno stato cronico.
Solo ultimamente mi hanno parlato di failed back syndrome.
Volevo chiedere se si può fare qualcosa in più e se c’è speranza di recuperare una vita normale?
L’intervento di arteodesi è compatibile con la laminecromia già eseguita? Grazie
Caro Luca,
Premetto specificando alcune nozioni riguardo la failed back surgery syndrome, definita come condizione di dolore lombare
1) refrattario al trattamento conservativo,
2) conseguente a una chirurgia della colonna vertebrale
3) di origine sconosciuta.
Sulla base di quanto appena citato e da quanto da lei segnalato riguardo la presenza di una spondilolistesi L4-L5 di relativamente recente insorgenza con ernia del disco associata in pregressa laminectomia L3-L4, le probabilità che la sua condizione di dolore non sia di origine sconosciuta ma che possa esser legata a questa problematica di spondilolistesi e verosimile instabilità vertebrale (da appurare) è piuttosto elevata.
Sarebbe opportuno quindi valutare con il suo chirurgo vertebrale di fiducia l’eventuale indicazione a re-intervento per il trattamento della spondilolistesi. La presenza di una pregressa laminectomia non rende impraticabile un eventuale trattamento chirurgico ma richiede un’attenta pianificazione della strategia e tipologia di intervento.
Rimaniamo a disposizione previo appuntamento contattando Anna la nostra segretaria al 391 340 21 36.
Cordialità
Dott. Caporlingua Alessandro
Salve,
Sono una ragazza di 32 anni e nel novembre 2021 per un trauma ho avuto una frattura della vertebra T12 ho eseguito una stabilizzazione vertebrale con viti e barre da T10 ad L2. Da un paio di mesi sento come se i muscoli circostanti alle viti sono contratti e infiammati con dolore che si irradia su entrambi i fianchi. Ho eseguito rx e tac di controllo che mostrano un buon posizionamento del impianto ma con vertebra leggermente cava all’ interno non completamente calcificata (credo che l innesto osseo inserito non fosse sufficiente) quindi impossibile rimuovere la stabilizzazione. Volevo sapere se secondo voi è possibile che le viti infiammano la muscolatura circostante o se può essere qualcos altro a creare questo problema.
Grazie in anticipo
Cara Deborah,
È impossibile dare un parere circa questa forma di dorsolombalgia postoperatoria Per via telematica.
Dopo un intervento di fissaggio dorso-lombare una dorsolombalgia cronica può essere interpretata
come un normale esito chirurgico o
come sintomo di un problema di bilanciamento sagittale provocato dalla frattura vertebrale.
La discriminazione tra queste due forme dolorose dipende dalla valutazione degli accertamenti radiologici ed in particolare della radiografia della colonna in toto sotto carico su un unico radiogramma.
Rimaniamo a disposizione previo appuntamento per un eventuale consulto. Segreteria 3913402136.
Cordialità,
Dott. Caporlingua Alessandro
Salve dottore, è da più di un anno che soffro molto di mal di schiena, le scrivo di seguito il risultato della risonanza magnetica, se può aiutarmi dandomi qualche consiglio, e se posso sottrarmi nel fare alcune mansioni lavorative con questa diagnosi grazie.
Esame effettuato con scansioni coronali, sagittali ed assiali (immagini pesate in T1 Spin-Ec
, 12 FAST, T2 STIR ).
I diametri sagittali del canale e del sacco durale sono regolari; normale la morfologia cono midollare e delle radici della cauda equina che decorrono regolarmente addossate
parete posteriore del sacco durale.
Moderatamente accentuata la lordosi fisiologica.
Attenuazione dell’intensità di segnale, nelle sequenze T2 pesate, degli ultimi tre dis intersomatici lombari per disidratazione legata a fenomeni degenerativi.
Piccola protrusione discale posteriore ad ampio raggio in L4-L5 contatta la faccia anteriore del sacco durale.
Minima sporgenza discale postero-laterale sinistra in L3-L4 impegna parzialmente il recesso inferiore del corrispondente forame di coniugazione.
Iniziali alterazioni degenerative interapofisarie nel tratto distale del rachide.
Non si evidenziano aree di edema della spongiosa ossea vertebrale.
Caro Maurizio,
Un referto radiologico non consente di stabilire una diagnosi nè di formulare pareri, soprattutto in casi come questo nei quali la risonanza documenta aspetti di natura degenerativa (legati all’usura e invecchiamento) assolutamente generici, aspecifici e spesse volte compatibili con l’età ed il fisiologico invecchiamento della colonna da essa derivato.
Ciò premesso, in linea di massima, questo referto non documenta aspetti suscettibili di un trattamento chirurgico, ma piuttosto di competenza fisiatrica.
Cordialità,
Dott. Caporlingua Alessandro
Gent. Mo Dr buongiorno ho 46 anni, vita sicuramente non sedentaria con molti spostamenti in auto moltonspostivinfinon a luglio 2023 quando venivo operato di discectomia l3/l4 a causa di una forte lombocruralgia che è apparsa a maggio dopo una maratona la cui terapia farmacologica non ha portato alcun beneficio, ora a distanza di 7 mesi è e aver iniziato privatamente tutto l’iter riabilitativo sono nuovamente ko, dolori/bruciori lombari costanti a livello l5/s1 quadrato dei lombi con fascicolazione e perdita di sensibilità arto sx che non ha più ripreso funzionalità e tonicità, sotto indicazioni del fisiatra, ortopedico e neurochirurgo ho fatto un ciclo di infiltrazioni radioguidate sulle faccette ma la situazione non è migliorata, valori ves e pcr alti mi hanno portato a fare una visita reumatologica dove sembra essere tutto nella norma salvo questo quadro infiammatorio importante……non appena smetto il cortisone. Ora con dicloremum 150 1 al gg e qualche goccia di contramal al bisogno cerco di stare in piedi ma è un dolore continuo….. Non riesco a stare seduto o guidare per più di un ora
Caro Daniel,
Mi dispiace apprendere della sua ricaduta clinica.
Per poterle dare un parere esaustivo circa il da farsi nel suo caso la cosa più opportuna è pianificare un consulto con un membro della nostra equipe presso lo studio più vicino a casa sua. Come accertamento diagnostico è indicata una risonanza magnetica lombosacrale senza mezzo di contrasto di controllo.
Rimaniamo a disposizione preciso appuntamento contattando Anna la segretaria al 391 340 21 36.
Cordialità
Dott. caporlingua Alessandro
Salve,
Sono una ragazza di 32 anni e da 4 mesi Soffro di forte contrattura a livello lombare e dorsale muscolatura laterale paravertebrale con infiammazione forte. Diverse terapia con nessuna risoluzione.
Visita neurochirurgica e ortopedica: hanno ritenuto non trattarsi di un problema causato dal rachide, ma causa muscolare.
io continuo a non avere nessun sollievo.
Chiedo anche un suo parere
Rm dorsale:
Buon allineamento dei metameri vertebrali, nessuna alterazione morfologica o di segnale. Cifosi conversata.
Moderate note diffuse di spondilosi somatica marginale anteriore.
Dischi intersomatici con normale segnale nei nuclei polmoni ben contenuti.
Canale spinale di normale ampiezza
Non alterazioni a carico del midollo spinale dorsale fino al cono.
Rm lombo sacrale
Buon allineamento dei metameri vertebrali, nessuna alterazione morfologica o di segnale.
Perdita della fisiologica lordosi con rettilineizzazione della curvatura
Moderate note diffuse di spondilosi somatica marginale anteriore e laterale.
Note di artrosi interapofisaria. Minut formazione cistica nel legamento giallo l4 l5
Dischi intersomatici con normale segnale nei nuclei polmoni ben contenuti.
Canale spinale di normale ampiezza. Cono terminale altezza d12
Non alterazioni a carico delle radici della.cauda nel loro decorso intrasacculare.
La ringrazio
Cara Felicia,
A giudicare dai referti segnalati non si apprezzano aspetti suscettibili di un trattamento chirurgico tuttavia questo parere preliminare non può essere considerato definitivo poiché basato solo su quanto si evince dal referto radiologico e dalla sua descrizione dei sintomi.
In generale, ad ogni modo, qualora non si individuino aspetti di competenza chirurgica queste forme di mal di schiena andrebbero gestite da un punto di vista fisiatrico (per un completo inquadramento clinico e impostazione del più corretto iter fisioterapico) e reumatologico (per escludere sindromi dolorose secondarie a problematiche di natura infiammatoria sistemica).
Cordialità,
Dott. Caporlingua Alessandro
Salve, mi è stata diagnosticata un prolasso fiscale in L5-S1 ad impegno forominale bilaterale e inoltre in L1-L2 ; L3-L4protusione discale, L3-L4 prolasso discale, un neurochirurgo mi ha prospettato un intervento per immobilizzazione della colonna cosa ne pensa lei.
Cara Giovanna,
L’indicazione a un trattamento chirurgico di stabilizzazione della colonna non è mai formulata sulla base di un referto radiologico di Risonanza Magnetica ma è frutto di un processo decisionale che prende in considerazione il dato clinico e la sua correlazione incontrovertibile con quello radiologico stabilendo un obiettivo chirurgico che possa essere raggiunto sfruttando la tecnica di intervento meno invasiva possibile.
Sulla base di questo assunto l’unico modo per ottenere un parere circa la sua situazione è effettuare una valutazione completa a studio.
Rimaniamo a disposizione previo appuntamento contattando Anna la segretaria al 391 340 21 36.
Cordialità.
Dott. Caporlingua Alessandro
Buonasera Dottore,
Ho subìto un’intervento di artodresi discale L5
S1 con innesto cuscinetto in titanio e relative barre e viti di stabilizzazione,giorno dopo intervento tolto drenaggi e deambulato con supporto del fisioterapista , fortissimo dolore lombare, intervento fatto con accesso laterale dal fianco e due buchi dietro lombari, dolori fortissimi che non passavano nemmeno con antidolorifici, nella notte della terza giornata quindi ancora ricoverata vengo svegliata da un dolore fortissimo come una scossa bruciante ma talmente violenta da causarmi panico e tachicardia, ero ferma nel letto ma solo a spostarmi, di nuovo stilettata bruciante fortissima, mi é stato fatto subito un ECG vista la mia agitazione, il medico interventista non c’era, il medico di turno mi risponde di stare tranquilla che sono dolori normali che possono presentarsi in seguito allo spostamento dei muscoli e altre manovre chirurgiche, premetto che il giorno stesso di questo episodio mi é stata fatta rx e l’impianto é perfettamente posizionato, ho pensato ad un rigetto, alla ferita infetta dove era posizionato il drenaggio con punti riassorbibili, addirittura ho pensato ad un trombo visto il bruciore fortissimo, sono davvero in ansia in quanto dolore mai provato… intenso e bruciante
La ringrazio se risponderà
Donatella
Cara Donatella,
In merito alla sua domanda ritengo sia necessario chiedere chiarimenti e rassicurazioni al suo chirurgo curante.
Qualsiasi opinione di terze parti in questa fase delicata successiva ad un intervento sarebbe fuori luogo e controproduttiva.
Le auguro una buona convalescenza ed una rapida ripresa.
Cordialità,
Dott. Alessandro Caporlingua
Buongiorno è da un anno che sto curando una radicololalgia l5 sn in ED posterolaterale-foraminale sx e con obliterazione del recesso laterale di l5 in terapia antalgica…ho già fatto una infiltrazione Peridurale l4-l5 sx intralamjnare in s.o. per al controllo odierno mi hanno detto che se entro 3 mesi il dolore non passa potrebbero programmare una infiltrazione per poi andare a dare delle piccole scosse elettriche sui nervi…non conoscevo l’esistenza di questa técnica….come si chiama? Grazie per la risposta. Michela
Cara Michela,
È difficile fare speculazioni circa il tipo di trattamento e il nome della tecnica proposti dai colleghi basandosi sulla sua descrizione.
È sempre bene farsi spiegare con termini esatti le procedure proposte; ad ogni modo potrebbe trattarsi di una procedura di radiofrequenza.
Per un problema di ernia del disco con refrattarietà dei sintomi da almeno tre mesi alle terapie antalgiche risulta molto importante valutare il trattamento chirurgico dell’ernia piuttosto che insistere con ulteriori trattamenti infiltrativi.
Rimaniamo a disposizione per un eventuale consulto previa appuntamento contattando Anna la segretaria al 391 340 21 36 .
Cordialmente,
Dott.Caporlingua Alessandro
Buongiorno,
Vi scrivo perché due mesi fa sono caduta dalle scale e ho riportato una frattura scomposta della vertebra sacrale s3 di entrambi le ali sacrali. Dalla radiografia a distanza di 60 giorni si vede la formazione del callo osseo, tuttavia quando sto in piedi per un po’ di tempo o quando sto seduta ho ancora forti dolori sopratutto in corrispondenza dell’l5 e dell’s1.
Tali dolori sono riconducibili alla frattura? Se si per quanto tempo ancora li avrò ?
Dopo quanto tempo potrò tornare a fare le cose normalmente ? Grazie
Cara Ottavia,
Il periodo di guarigione per una frattura sacrale è di minimo tre mesi tuttavia tale tempistica è variabile e fortemente legata alle caratteristiche radiologiche della frattura.
La formazione del callo osseo è sicuramente segno di un processo di consolidamento della frattura ben avviato.
I dolori in questa fase sono normali, per assicurarsi che tutto proceda per il meglio è fondamentale mantenere un monitoraggio clinico e radiologico con lo specialista che la sta seguendo per questa problematica (normalmente si tratta di colleghi ortopedici quando si ha a che fare con fratture di sacro) anche per stabilire il più adeguato trattamento farmacologico e fisico atto a controllare il dolore.
Cordialmente,
Dott.Caporlingua Alessandro
buongioorno dottore, mi chiamo LOREDANA di 65 anni e il 28 febbraio 2024
dopo caduta all’indietro in salone a casa, ho sentito crack su tutta la zona orizzontale avendo giramenti di testa dal lato destro e una brutta senzione dal lato testa sx come una nuvola grande bianca di vapore acqueo che mi attirava dentro .. mi sentito sbandare da tutte e due le parti , spiego questo perchè mi ha fatto molta paura questa cosa che sara’ duata 5 min.
Dai ragggi mi è stata diagnostica fratturra composta verrtebra L4 sembra un uovo schiacciato , ordinandomi un busto con le stecche da mettere ogni volta che mi alzavo e toglierlo a letto, potevo fare passeggiate, non potevo ne guidare ne essere trasportata .
naturalmente ripeto raggi ogni mese ma la situazione rimane la stessa, ieri mattina mi sono messa il busto per alzarmi e ho avuto una brutta situazione , mi sono sentita sballottare da dx a sx come labirintite e mi sono rimessa a letto , poi nuovamente, ho paura a stare a casa da sola, puoò essere che a son di stare sdraiata a letto per magnetoterapia la posizione cuscino con testa inclinata in avanti mi provochi dolori cervicali che ora sento lungo il collo abbia dato questa sensazione o può essere causato dalla schiena?
la ringrazio
Cara Loredana,
Il sintomo guida di una frattura vertebrale è il mal di schiena. Per questo motivo è difficile correlare una sensazione di sbandamento o di vertigini direttamente alla frattura.
Per il trattamento di questa condizione sarebbe opportuno rivolgersi al Medico Di Famiglia per capire quali accertamenti fare soprattutto se le vertigini/sensazione di sbandamento non dovessero rispondere al trattamento sintomatico (ad esempio con un farmaco anti-vertiginoso).
Effettivamente, alcune forme di vertigini possono essere correlate a problemi di colonna cervicale (vertigini cervicogeniche), tuttavia è impossibile sostenerlo con certezza puramente per via telematica.
Rimaniamo a disposizione Cordiali saluti Dott.Caporlingua Alessandro
Buon pomeriggio. Nella speranza di una risposta celere, cercherò di descrivere i miei problemi con meno parole possibili. Premetto che ho sempre avuto una rotoscoliosi destro convessa che era arrivata a circa 70°. Nel 2021 sono stata operata di ernia L5S1 (sede, apparentemente senza curva)con impianto di interspinoso, a causa di una fortissima lombosciatalgia e piede cadente. Già in sala operatoria,appena sveglia, provavo lo stesso identico dolore di prima (detto subito al neurochirurgo che ha fatto finta di nulla) + fastidio da interspinoso (rimosso dopo 6 mesi). Dolore mai passato…Circa 6 mesi dopo, un chirurgo vertebrale,gv molto noto,mi ha operata di artrodesi T 5 L 5, dicendo che la causa del dolore era scaturita e perdurava a causa della scoliosi. Intervento ok…ma dopo 10 giorni…nuovamente,piano piano, è tornato il dolore alla gamba. Dopo un anno dall’artrodesi, sto impazzendo…Dolore fortissimo e Intervento di artrodesi, fortemente influenzato dalla gamba destra con cui cammino male a causa del dolore. Oppioidi e tutto il resto, dopo 3 anni, sono diventati paliativi, la mia vita è finita perché tutto ciò che c’è da fare in una casa, io non posso farla poiché non posso flettere troppo il busto, non alzare pesi etc.
( per es. per cambiare lenzuola e ovviamente mettere le pulite, mettere panni in lavatrice, lavare piatti etc.). Tutti questi movimenti dovrei farli utilizzando le gambe, ma…non posso…ne ho una sola a disposizione e dopo un po’ comincia a far male anche l’altra.
Dopo una settimana in cui mi sono ritrovata sola a dover lavare ogni sera una montagna di piatti etc. Ho cominciato a stare malissimo. Dolori gamba e schiena(mi sento come se il lato sinistro non ci fosse, la costola anteriore sx è fuoriuscita, al tatto, come prima dell’intervento e la schiena ho cominciato a sentirla nuovamente “non in asse”. Fatta Rx. Presente solo un pochino di rotazione della colonna. Secondo il chirurgo nulla di grave. Io però noto, anche esteticamente, cambiamenti e peggioramento della schiena e gamba.
In più, 10 giorni fa, sono inciampata, per strada, per non cadere, ho poggiato tutto il peso sempre sulla gamba destra, ho sentito subito uno strano dolore e ora dalla bassa schiena, all’inguine, alla natica, al retro del ginocchio, fino al piede (tallone dolente e piede che si blocca e formicola) e’ tutto dolente tanto da portarmi nausea e non riuscire a camminare. A proposito, ora ho 45 anni.
Non ce la faccio più…aiuto…cosa posso, devo, fare? Grazie mille anticipatamente.
P.S. sicuramente avrò commesso errori di digitazione e mancheranno informazioni più dettagliate. Chiedo venia. Distinti saluti.
Cara Milena,
La gestione di dolori della colonna e a carico degli arti inferiori conseguenti a un intervento di correzione di deformità scoliotica e complessa e non Possono essere espressi i pareri per via telematica.
In prima battuta consiglio di ottenere chiarimenti ed rassicurazioni dall’equipe chirurgica curante.
Per formulare un un parere di terze parti è necessario un consulto che comprenda la visita clinica e la valutazione dei suoi accertamenti radiologici.
Rimango a disposizione previo appuntamento contattando la segreteria al 391 340 21 36.
Cordialità,
Dott. Caporlingua Alessandro
Gentile Dottore,
Mi permetto chiederle un suo parere/consiglio.Sono un uomo di 77 anni da più di un anno soffro di mal di schiena dopo alcune visite un bravo Neurochirurgico mi ha prescritto RM-RADIOGRAFIA-e diversi analisi.Dopo un accurata visita con tutto l’occorrente le invio il risultato finale:Prendo visione delle indagini richiesti.Rm L-S segni molto vistosi di degenerazione spondilosica,listesi di L 4 – SU- L 5 ,non segni di compressione delle strutture nervose RX dinamico L-S : non evidente ipermobilità in flesso-estensione.Risultato:Non ritengo che ci siano indicazioni per un trattamento neurochirurgico.Consiglio di prtaticare un ‘attività fisica molto moderata,
Gentile Dottore,la mia domanda si può ristabilire solo con la terapia moderata?
La ringrazio di cuore anticipatamente e le auguro un mondo di bene e salute
Luigi Vetri
Caro Luigi,
Teoricamente il trattamento conservativo di un mal di schiena in un paziente che presenta una spondilolistesi stabile alle prove radiografiche dinamiche consiste in prima battuta in un trattamento conservativo a base di farmaci e fisioterapia.
Chiaramente è impossibile Darle un parere esaustivo circa una prognosi sulla base di una valutazione basata su un referto radiologico e la sua descrizione telematica dei sintomi.
Nella mia pratica clinica, se con la fisioterapia i farmaci e il mal di schiena persiste consiglio una rivalutazione clinica per stabilire eventuali alternative terapeutiche.
Siamo a disposizione per eventuali consulti presso uno dei nostri studi previo appuntamento contattando Anna la nostra segretaria al 391 340 21 36.
Cordialità,
Dott. Caporlingua Alessandro
Buongiorno Dottore, il 27/03/2024 sono stato sottoposto ad un intervento di discectomia e artrodesi L4-L5 a causa di una stenosi osteodiscale e sciatica resistente alle cure conservative.
Ormai sono alla fine del periodo di convalescenza ma ancora non sono riuscito a capire quali sono i movimenti che posso o non posso fare avendo le vertebre L4-5 bloccate da una protesi.
Ad oggi mi sento ancora molto rigido e con il timore di fare dei movimenti (tipo piegamenti o esercizi fisici) che mi potrebbero creare problemi alla schiena.
Mi saprebbe dare qualche consiglio pratico per riprendere la vita quotidiana senza paure.
Grazie
Saluti
David
Caro David,
Nella nostra pratica clinica e chirurgica a distanza di circa tre mesi da un intervento di artrodesi monosegmentaria lombare i pazienti normalmente possono tornare alle attività quotidiane e di routine senza particolari problemi. A seconda dei casi potrebbe essere necessaria della fisioterapia per alleviare sintomi legati alla rigidità in associazione a trattamenti farmacologici di supporto (oltre agli analgesici eventualmente anche dei miorilassanti).
Tuttavia, in considerazione della grande varietà e tipologie di intervento di artrodesi, non conoscendo il quadro preoperatorio e le condizioni della sua colonna vertebrale, è impossibile applicare questa regola generale anche al suo caso in maniera assoluta.
È per questo che per ovvi motivi è sempre bene ottenere rassicurazioni e raccomandazioni da parte del proprio chirurgo curante dopo un intervento.
Cordialità,
Dott. Caporlingua Alessandro
Buonasera dottore .
Mia madre 70 anni sovrappeso , è stata operata a febbraio 2024 per una spondilolistesi L4L5 con posizionamento di 4 viti e due barre per stabilizzare il tratto . In 4 mesi ha effettuato 4 rx e tutte in ordine . Ultimo controllo con il suo chirurgo il 10 giugno che segnalava tutto ok . Il problema è che ha dolor nella zona lombare nonostante abbia fatto 1 mese di fisioterapie strumentali e un mese di posturale . Il chirurgo riferisce che il dolore è normale perché deve” sbloccarsi”
È solo questione di tempo ? Può succedere a distanza di 4 mesi questi dolori ? Dovrebbe fare altra attività fisica? Grazie infinite . Cordialità
Caro Simone,
Essendo stata sottoposta ad un intervento di stabilizzazione della colonna L4 L5 con l’obiettivo di promuovere una fusione del segmento lombare in questione è bene precisare quanto sia importante per l’appunto che questo segmento del tratto lombare della colonna vertebrale rimanga “bloccato”.
Ciò premesso è impossibile fornirle un parere sulla lombalgia post-chirurgica di sua madre per via telematica con le informazioni che ci ha fornito.
In questi casi raccomando di ricercare rassicurazioni e chiarimenti dal proprio chirurgo curante o, qualora questo non risultasse possibile, panificare una valutazione completa clinica e della documentazione radiologica con altro specialista a sua discrezione.
Rimango a disposizione, Segreteria 391 340 21 36,
Cordialità,
Dott. Caporlingua Alessandro
Buonasera dottore, sono stata operata di artrodesi circonferenziale l4-l5 un mese fa. Premetto che venivo da un anno di dolori lombari, precisamente nella colonna, che non mi consentivano di stare più di un quarto d’ora in piedi. Mi hanno detto che la causa erano le faccette articolari che si toccavano, in più avevo due black disk, l4-s1. A un mese dall’ intervento ho gli stessi dolori di prima, a riposo bene, in piedi dolore, abbassarmi impossibile, cammino massimo 15 minuti. Il dolore è sempre localizzato sulla colonna vertebrale, mai sui muscoli lombari.
So che non può fare un diagnosi da remoto, vorrei soltanto sapere se è normale avere lo stesso dolore del pre intervento, perché non accenna assolutamente a migliorare. Durante l’ intervento mi hanno anche ripulita di due sacche sinoviali che data l’ infiammazione erano di 1cm ciascuna. Dato che ho 30 anni, ho provato di tutto anche la terapia del dolore prima di arrivare a questo intervento, ho sempre e solo peggiorato e mai migliorato la situazione. Secondo la sua esperienza ci sono persone che a un mese dall’ intervento non riescono ancora a camminare? Credo che l’ intervento per me sia stato inutile.
Cara Anna,
A solo un mese da un intervento di stabilizzazione alla colonna non si possono formulare pareri assolutamente certi riguardo una lombalgia che peggiora all’impiedi
ed dalla deambulazione come quella da lei descritta.
Peraltro in considerazione della
– giovane età;
– diagnosi preoperatoria citata (black disk L4 L5 ed L5 S1 e disfunzione faccettale lombare);
– precedenti procedure di terapie del dolore senza benefici sui sintomi;
– recentissimo intervento di stabilizzazione L4-L5 con artrodesi intersomatica (il termine “circonferenziale” definisce convenzionalmente un intervento di stabilizzazione con viti trans peduncolari e gabbia intersomatica) senza apparente beneficio in questa precoce fase pre operatoria;
il suo caso ha una complessità tale da rendere qualsiasi parere espresso per via telematica in questa sede possibile fonte di confusione ed inutile contraddittorio.
Per Un parere esaustivo è Necessaria una valutazione completa sia della storia clinica che della documentazione radiologica.
Per ulteriori informazioni rimango a disposizione su canale di comunicazione e-mail riservato (caporlingua87@gmail.com) oppure segreteria al 391 340 21 36.
Cordialità,
Dott. Caporlingua Alessandro
Buongiorno dottore sono stata operata martedì 16 luglio, artrodesi l4 l5 con Cage in titanio, ricalibratura canale vertebrale,dei recessi laterali e dei forami intervertebrali l4 l5 , rimozione ernia discale l4 l5 con tecnica microchirurgica endoscopica . Da ieri ho un forte dolore gamba sinistra tipo sciatalgia che non mi permette di camminare, a parte i bruciori dal ginocchio al piede di entrambe le gambe che sono anche sopportabili,il dolore così forte alla gamba è normale? Sto assumendo Flantadin 30 mg cp, 1 e mezza al dì,Dicloreum fiale 1 al dì Contramal gocce sono arrivata a prenderne 120 gocce ma il dolore non si placa.. Altro dubbio il Cage si può spostare? Premetto che indosso fascia lombare ad ogni alzata e sto seguendo tutte le indicazioni fornitomi dal fisioterapista riguardo a sedute e alzate…il problema che non riesco a camminare per più di 5 minuti, quindi sto sempre a letto… Grazie
Cara Roberta,
Essendo stata operata da meno di 10 giorni, le raccomando di ricercare rassicurazioni e chiarimenti dal proprio chirurgo curante.
Solo se questo non risultasse possibile, sarebbe utile panificare una valutazione completa clinica e della documentazione radiologica con altro specialista a sua discrezione.
In tutti i casi in cui risultino precedenti interventi effettuati sulla colonna vertebrale, un parere telematico senza aver effettuato una valutazione clinica né aver preso visione in prima persona delle immagini radiologiche, nello specifico un controllo RM o TC successivo all’intervento subito, risulterebbe del tutto inattendibile.
Rimango a disposizione, Segreteria 391 340 21 36,
Cordialità,
Dott. Caporlingua Alessandro
Buon pomeriggio dottore 2anni fa tramite rx hanno riscontrato una listesi di L4 suL5,confermatami in seguito da un risonanza magnetica,con l’aggiunta di un angioma. Oggi rifaccio rx ma non risulta più la listesi ma mi è stata consigliata una R Come è possibile tutto questo. Grazie
Buongiorno,
Soprattutto per forme di spondilolistesi di di lieve entità la radiografia, essendo peraltro un esame scarsamente riproducibile sempre nella stessa esatta proiezione, può essere interpretata sotto o sopravvalutando determinate condizioni. Qualora indicato, una risonanza magnetica può fugare qualsiasi dubbio in tal senso.
Cordialmente,
Dott. Caporlingua Alessandro
Dott.