Trattamento del dolore discogenico o delle radicolopatia causate da ernie del disco lombare di dimensioni contenute
La discectomia percutanea è una tecnica chirurgica mininvasiva per trattare protrusioni discali sintomatiche e piccole ernie del disco non candidabili ai trattamenti endoscopici o microchirurgici.
La tecnica prevede la puntura del disco vertebrale con accesso laterale dal fianco in quanto permette di posizionare la punta dell’ago nella porzione posteriore del disco vertebrale a ridosso della protrusione discale. Il posizionamento dell’ago viene seguito attraverso l’uso della fluoroscopia intraoperatoria.
Varie tecniche possono quindi essere impiegate per trattare il disco. In genere si usa la radiofrequenza per generare calore provocando una vaporizzazione del contenuto del disco vertebrale e lo spegnimento delle terminazioni nervose del rivestimento esterno (annulus fibroso).
La diminuzione della pressione interna del disco vertebrale è responsabile del sollievo dal dolore lombare e fa in modo che la protrusione discale si riduca di volume liberando la radice nervosa.
Il decorso postoperatorio è rapido con la libera mobilizzazione del paziente circa 2 ore dopo la procedura.
Vengono prescritti 7 giorni di riposo e non è necessario indossare il corsetto lombare.
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