10 motivi per cui è preferibile scegliere l’endoscopia spinale per il trattamento dell’ernia del disco lombare.
È possibile oramai trattare quasi tutte le ernie del disco con l’utilizzo della tecnica endoscopica. Ecco 10 motivi per cui noi pensiamo che questa tecnica sia superiore a quella tradizionale quando applicabile.
Indice dei contenuti
1Mininvasività
Attraverso un’incisione cutanea inferiore a 1 centimetro, la cannula di lavoro dell’endoscopio raggiunge le strutture della colonna vertebrale creando un tramite “virtuale” che si richiude spontaneamente al termine dell’intervento!
2Ridotto traumatismo sulle strutture della colonna vertebrale
La tecnica chirurgica tradizionale, benchè facilitata e caratterizzata da un’invasività contenuta grazie all’impiego del microscopio operatorio, prevede la sezione di parte delle inserzioni dei muscoli paravertebrali alla colonna e l’allestimento di una ‘apertura’ ossea tramite la struttura posteriore della colonna vertebrale per accedere al canale vertebrale, alle radici nervose e all’ernia del disco da trattare.
Al contrario, mediante l’impiego di un approccio che punta ai cosiddetti ‘forami di coniugazione’, vie naturali di passaggio dei nervi spinali dal canale vertebrale ai plessi nervosi diretti all’arto inferiore, la tecnica endoscopica consente di dominare sia le strutture nervose nobili, che le strutture del disco intervertebrale, quindi anche l’ernia da asportare senza sezionare nessuna inserzione muscolare alla colonna, né demolendone in alcun modo la struttura ossea.
3Anestesia locale
In quasi tutti i casi o comunque se esplicitamente richiesto è possibile eseguire l’intervento in anestesia locale. Questo rappresenta un comfort per i pazienti che non vogliono sottoporsi ad anestesia generale. Inoltre permette di trattare con successo i pazienti che a causa dell’età avanzata o per motivi clinici non possono sottoporsi all’anestesia generale.
4Ridotto rischio di complicanze postoperatorie
La significativa riduzione del volume del cavo operatorio e dell’incisione chirurgica si traducono in un abbattimento del rischio di complicanze emorragiche e infettive postoperatorie; anche nell’evenienza di una lesione intraoperatoria della dura madre (la membrana che riveste l’emergenza delle radici nervose e le radici lombari all’interno del canale vertebrale), il rischio di fistola liquorale (fuoriuscita di liquido cefalorachidiano, un liquido contenuto nella dura madre, attraverso la cicatrice chirurgica) è estremamente ridotto in ragione di un cavo operatorio di volume pressochè nullo.
5Incisione cutanea inferiore a 1 centimetro
Attraverso un’incisione di appena 1 centimetro è possibile inserire tutti gli strumenti necessari per effettuare un intervento di decompressione endoscopica di una radice nervosa spinale compressa da un’ernia del disco.
6Ridotti tempi di degenza postoperatoria
Nella nostra esperienza l’intervento di asportazione endoscopica di un’ernia del disco può esser eseguito in regime di day hospital o di degenza di una notte dopo l’intervento.
7Rapido ritorno ad una vita sociale e professionale normale
La rapida guarigione della ferita chirurgica permette ai pazienti di tornare più velocemente ad una vita normale e sul posto di lavoro. Non è necessario infatti ricorrere a prolungati periodi di riposo a letto.
8Ridotto dolore postoperatorio
Rispetto all’intervento di asportazione dell’ernia del disco con tecnica tradizionale, l’approccio endoscopico provoca meno dolore. Il paziente può uscire dal letto e camminare poche ore dopo la procedura.
9Ridotto fabbisogno farmacologico postoperatorio
Grazie alla riduzione dell’invasività chirurgica, la tecnica endoscopica consente di ridurre il fabbisogno di farmaci antidolorifici dopo l’intervento. In genere è sufficiente somministrare una bassissima dose di cortisonici e di antinfiammatori. Inoltre non è necessario assumere antibiotici dopo il ritorno a domicilio.
10Rapida ripresa attività fisica
L’approccio endoscopico non prevede la sezione di alcuna inserzione muscolare o tendinea dalla colonna vertebrale nè tantomeno la rimozione di parte della sua struttura ossea. Per questo consente una rapida ripresa dell’attività fisica o sportiva seguendo un adeguato percorso fisiochinesiterapico personalizzato.
In sintesi: perchè per l'asportazione dell'ernia lombare consigliamo la tecnica endoscopica
Riassumendo, l’utilizzo dell’endoscopio ha reso minimamente invasivo un intervento che fino a pochi decenni fa poteva avere ripercussioni importanti sulla qualità della vita del paziente affetto da lombosciatalgia. Finalmente, grazie ad una piccola cicatrice chirurgica si riesce a visualizzare su un grande schermo l’anatomia locale con il massimo ingrandimento e la migliore risoluzione rendendo la chirurgia di altissima precisione. Degli strumenti dedicati sono usati per rimuovere l’ernia del disco e per liberare il nervo dalla compressione causa del dolore e/o del disturbo neurologico.
La miniinvasività non consiste solamente nel taglio più piccolo, ma anche in un minore traumatismo delle strutture interne e nella riduzione delle complicanze postoperatorie.
Video: intervento di asportazione ernia del disco lombare L3-L4 mediante tecnica endoscopica
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